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Castelplanio La canzone di Benedetta, contro la malattia la gioia di vivere

Ha 19 anni ma non si è mai arresa dando voce, attraverso la musica, alla propria esuberante voglia di libertà con il progetto Beje&Friends, sostenuto dalla Fondazione ospedale Salesi Onlus

Castelplanio – Ha appena 19 anni, Benedetta Blasi, ma il suo motto è “la sofferenza va vissuta non fuggita”. Lei la sofferenza sa bene cosa sia, sin da piccola combatte contro un neuroblastoma.

Al suo fianco c’è mamma Milena, in questo lungo percorso nel reparto di oncoematologia dell’ospedale Salesi di Ancona da quando, nel 2010, la ragazza si ammalò.

Una recidiva tardiva della malattia nel gennaio 2022, quando il peggio sembrava essere passato e i momenti duri lasciati alle spalle, momenti che Benedetta ha sempre affrontato con coraggio e determinazione e che sembravano solo un ricordo. L’incubo è ritornato, il tumore arriva al midollo spinale e Benedetta perde in poco tempo l’uso delle gambe, un fulmine a ciel sereno, ma lei non si lascia sopraffare dalla paura e dalla tristezza.

Pur nelle difficoltà dei lunghi periodi di terapia, Beje ha saputo trovare in sé la forza e la vitalità per esprimere la propria positività e gioia di vivere, dando voce, attraverso la musica, alla propria esuberante voglia di libertà.

Durante una seduta di musicoterapia, un’iniziativa di supporto per rendere più lieve il periodo di cure, nasce in lei l’idea di comporre un brano originale che é una testimonianza di forza e positività rivolta anche a quei coetanei che purtroppo si trovano a vivere la difficile esperienza di un percorso di cure.

La canzone di Benedetta non è solo un rifugio personale, ma anche un messaggio potente per tutti coloro che affrontano difficoltà simili. Le sue parole parlano di resilienza, di non arrendersi mai e di trovare sempre un motivo per sorridere. La musica di Benedetta è un faro di speranza che illumina il cammino di chi, come lei, si trova a lottare contro la malattia.

L’incontro con il discografico Leo Rossano della Pegasus Music e il produttore Raffaele Petrucci ha dato vita al progetto, culminando nella produzione di un singolo Just Don’t Give It Up (Semplicemente non arrenderti) che riflette la freschezza e la vitalità di Beje attraverso uno stile musicale synthwave.

Nella sua abitazione di Castelplanio il set fotografico nei giorni scorsi, appena dimessa dall’ospedale, in vista dell’uscita sui principali canali radio del brano.

Un inno alla libertà, alla gioia di vivere, e alla freschezza di un’estate in spiaggia, quel mare che Benedetta vedeva dalla finestra della sua camera d’ospedale.

«Mi sono ispirata da lì, all’alba vedevo il mare, il Conero, immaginavo la libertà, è una canzone energica, vorrei che servisse a comprendere che la sofferenza va vissuta, ma va anche trasformata in vitalità», racconta Benedetta.

Il motivetto c’era, mancava solo il testo.

«Mi ha ispirato tantissimo Beje, mi ha raccontato la sua storia e poco dopo avevo il pezzo scritto», afferma Daz Jay, autore del testo e voce.

«Beje&Friends è l’unione tra tutti noi che condividiamo la stessa passione per la musica», spiega Malla Fey, lead vocal.

Raffaele Petrucci produttore artistico di Just Don’t Give It Up: «Un brano corale, tante voci e tanta energia, scritto insieme a Beje, proprio per raccontare la sua forza, e la sua di energia».

Just Don’t Give It Up, è uno strumento per attirare l’attenzione su un tema importante, la lotta contro le malattie pediatriche, attraverso la forza comunicativa della musica.

«L’idea è stata di mettere Beje in musica, per la sua energia per la sua vitalità, per trasmettere anche ad altri che possono vivere situazioni simili di fronte alla forza e all’energia che Benedetta ha dato a tutti noi, Benedetta è contagiosa – afferma Leo Rossano discografico -, l’obiettivo quello di passare dalla musica intesa come industria musicale a qualcosa che abbia una valenza sociale che sia per tutti positiva fonte di sorrisi e di speranza».

«Dare voce a Benedetta significa trasmettere energia positiva a tutti e dai sorrisi che vediamo e dall’affetto di cui siamo circondati stiamo sicuramente percorrendo il cammino giusto», conclude Leo Rossano.

L’iniziativa ha ricevuto il prezioso sostegno della Fondazione ospedale Salesi Onlus, che offre numerose iniziative per rendere più sereno il percorso di cure per i pazienti e le loro famiglie. Un ringraziamento speciale va a Pietro Caramelli dell’Energy Mastering di Milano, che ha offerto il suo supporto professionale a titolo gratuito, a Luca Vittori dello Studio Villaggio e a Melina Cavallaro e Valerio De Luca della Free Trade di Roma, che hanno reso possibile la realizzazione del progetto in condizioni di assoluto favore.

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