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Cronaca

Chiaravalle Aggredisce il titolare e devasta il Caffè del Corso

A torso nudo un 47enne ha iniziato a far volare di tutto, tavoli, sedie, colpendo la vetrata del bar con pugni e calci sino all’arrivo dei Carabinieri, mentre c’era anche chi filmava il Far West innescato

Chiaravalle – Scene di guerriglia urbana, tavoli e sedie che volano, urla e una violenza indescrivibile.

Lunedì sera in pieno centro, in Piazza Mazzini, all’inizio di Corso Matteotti, si è scatenato il finimondo al Caffè del Corso. Un 47enne originario della provincia di Foggia, residente a Chiaravalle dove lavora come muratore, si è presentato al bar con fare aggressivo nei confronti del titolare del locale.

«Qualche tempo fa lo avevamo allontanato – dice Marco Capecci, titolare del Caffè del Corso – perché creava problemi e aveva atteggiamenti aggressivi: evidentemente covava dentro di sé una grande rabbia nei miei confronti. Lunedì sera, intorno alle 22, ho cercato di tenerlo fuori dal bar ma lui mi ha colpito con un pugno e mi ha aggredito. A quel punto ci siamo barricati dentro il locale, con le due bariste e un cliente che ci ha aiutato a tenere la porta chiusa».

La furia del 47enne però era irrefrenabile: il muratore, a torso nudo, ha iniziato a far volare di tutto, tavoli, sedie, colpendo la vetrata del bar anche con pugni e calci. Nel frattempo nella zona si è radunata una folla di persone, tra cui molti giovani che hanno iniziato a gridare e, alcun i di loro hanno anche aizzato ancor di più l’uomo che era in un evidente stato di alterazione. Una scena da Far West con la partecipazione di persone che filmavano e fotografavano anziché cercare di fermare la gazzarra che si era creata.

Giunti sul posto, i Carabinieri della Compagnia di Jesi e della Stazione di Chiaravalle lo hanno identificato.

Nel frattempo il 47enne si era calmato, anche perché si era procurato ferite con i vetri rotti. Il titolare del bar ha sporto denuncia.

L’episodio non è un caso isolato tanto che FdI di Chiaravalle chiede addirittura le dimissioni della sindaca, per omissione dell’art. 54 Tuel che obbliga “il sindaco ad adottare provvedimenti urgenti per prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana”. «Chiaravalle – dice Alessandro Esposito, coordinatore di FdI – è ormai una città insicura e pericolosa».

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