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Cronaca

Fabriano La città festeggia gli ottanta anni dalla Liberazione

Nel 1944 la liberazione della città si concretizzò con l’esposizione delle bandiere inglese e statunitense a palazzo Chiavelli

Fabriano – Un convegno all’interno dell’Oratorio della carità per celebrare gli 80 anni dalla liberazione della città della carta.

La memoria corre a quel fatidico 13 luglio 1944, quando le truppe tedesche abbandonarono completamente la città della carta. Un abbandono che comprese la linea del fronte, dal valico di Fossato ad Albacina.

Prima della liberazione saccheggi e violenze da parte dei tedeschi, con il genio dell’esercito del terzo reich che minò i ponti stradali e ferroviari, le turbine e i generatori delle centrali elettriche di Vetralla e Genga.

Ma Intorno alle 7 di quel 13 luglio del 1944 iniziarono ad affluire nella città piegata e semidistrutta dall’occupazione i partigiani dei gruppi Lupo, Tigre, Profili , Tana e i GAP.

La liberazione si concretizzò ufficialmente con l’esposizione (intorno alle ore 10) delle bandiere inglese e statunitense a palazzo Chiavelli e con l’ingresso in piazza del Comune dell’VIII° brigata Anglo-Americana.

Arrivarono poi i fabrianesi sfollati in piazza per festeggiare la liberazione accompagnati dal suono delle campane a festa.

A 80 anni da quel giorno, la città celebrerà quel 13 luglio a partire dalle ore 16. Dopo i saluti del sindaco Ghergo, l’intervento di Ruggero Giacomini storico della Resistenza marchigiana.

Successivamente la proiezione dell’intervista a Giuseppe Baldini, sopravvissuto all’eccidio di Vallunga. Modererà Terenzio Baldoni, presidente di LabStoria.

All’iniziativa hanno collaborato Anpi, Arci, Centro Studi Don Riganelli, Fabriano Storica e LabStoria.

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