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Cronaca

Jesi Il Dies Natalis della città nel solstizio d’inverno certificato da Giulio Magli

Oggi (ore 18) a Palazzo dei Convegni la presenza del luminare di archeoastronomia, docente al Politecnico di Milano: spiegherà le pratiche antichissime dei costruttori

JesiOggi pomeriggio, venerdì 21 giugno, la nostra città ospita il professor Giulio Magli, l’unico docente universitario italiano di Archeoastronomia, lavora al Politecnico di Milano, per parlare di come le costruzioni dell’antichità fossero progettate in base al movimento del sole e delle stelle.

L’appuntamento, nell’ambito della rassegna Jesoterica, patrocinata dal Comune, è per le 18 a Palazzo dei Convegni.

L’archeoastronomia è la “scienza delle stelle e delle pietre”. Se usata con le dovute cautele può fornire nuove, importanti informazioni su tanti enigmatici monumenti del passato, quali a esempio Stonehenge, Machu Picchu o i templi di Angor Wat.

Nell’occasione si parlerà anche di Jesi e della scoperta fatta dai ricercatori Francesco Formiconi e Gianluca Curzi – che introdurranno l’incontro – sulla data di fondazione della nostra città corrispondente alla giornata del solstizio d’Inverno.

Poco prima di Natale, infatti, è stato possibile ammirare l’allineamento del sorgere del sole, da dietro le colline di Santa Maria Nuova, con il decumano dell’Aesis, situato in via Costa Lombarda.

L’allineamento del decumano della città con il sorgere del sole, in un determinato periodo dell’anno, veniva utilizzato dagli antichi romani per orientarsi al momento della costruzione della nuova Aesis. I due ricercatori jesini in base all’utilizzo di programmi di simulazione astronomica e alle verifiche sul posto, hanno individuato così il dies natalis, il giorno di fondazione della città di Jesi.

E oggi a certificarlo c’è anche il luminare di archeoastronomia Giulio Magli che illustrerà qual è il modo corretto – in stretta collaborazione con l’archeologia – di affrontare studi di questo genere, portando a esempio alcuni dei luoghi dove ancora oggi avvengono spettacolari fenomeni progettati millenni fa, partendo dalla Piana di Giza e arrivando a quelle città di fondazione romana che sono allineate.

In questi luoghi, infatti, e in tantissimi altri, esistono chiare tracce dell’interesse dei costruttori per i movimenti dei corpi celesti. Si tratta, in molti casi, dell’unica informazione scritta che i costruttori stessi ci abbiano lasciato.

Il professor Magli è tra i luminari di archeoastronomia più autorevoli al mondo, spesso in Tv nelle trasmissioni scientifiche di Angela, Giacobbo e in documentari di tutto il mondo, autore di tantissimi libri, è stato contattato dai ricercatori jesini proprio in seguito alla loro scoperta dell’allineamento di Jesi con il sorgere del sole al solstizio d’inverno.

Giulio Magli studia tali fenomeni in tutto il mondo e qualche anno fa aveva verificato proprio gli allineamenti delle città romane, ma Jesi gli era sfuggita.

Così, molto felice per la scoperta, ha subito accettato l’invito a visitarla per approfondire di persona, e ha scelto di venire proprio nel solstizio d’estate – avvenuto ieri 20 giugno -, altra data simbolo per ulteriori nuovi allineamenti.

Tale scoperta segue anche gli studi, riportati nell’ultimo libro di Francesco Formiconi “I segreti di Jesi e delle chiese medievali della Vallesina”, sugli allineamenti e i fenomeni solari nelle chiese romaniche della Vallesina.

Da qualche anno l’archeoastronomia, una scienza relativamente recente, si sta diffondendo e suscita molto interesse anche presso il grande pubblico. Spesso, però, sono i divulgatori in cerca di facile fama a “spararle grosse” su questi argomenti, gettando discredito sulla reale importanza di tali fenomeni, spesso malvisti anche da tanti archeologi ufficiali.

Il professor Magli, invece, rappresenta l’autorevolezza accademica per tale materia, e nelle sue teorie e nei suoi libri è rispettata assolutamente la più rigorosa impostazione scientifica.

La scoperta jesina, insieme ad altri simboli e fenomeni solari del nostro territorio, sarà
approfondita e diffusa dall’associazione Jesoterica nel quadro di un progetto più ampio che coinvolgerà tutta la Vallesina per uno sviluppo culturale e turistico proprio nei temi dell’archeoastronomia, della storia, della natura e delle nuove scienze.

© riproduzione riservata

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