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Cronaca

Jesi “Il Viale che vorrei”: stasera nel ricordo di Luciano Porcarelli

Dopo la grande partecipazione alle giornate del 13 e 14 giugno sulla storia di questa importante arteria cittadina, presso la Galleria Freddi la serata musicale a concludere le iniziative, poi da settembre il masterplan del progetto di riqualificazione

Jesi – Si concluderà con la serata musicale organizzata dall’Associazione commercianti di Viale della Vittoria, l’iniziativaIl Viale che vorrei. Una storia al futuro, che la scorsa settimana – 13 e 14 giugno – ha coinvolto la cittadinanza in una due giorni di incontri dedicati alla storia del viale, alla sua nascita e al suo sviluppo, dando il alle riflessioni sui futuri progetti di riqualificazione che prenderanno il via da settembre con l’elaborazione di un masterplan in collaborazione con l’Università di Camerino.

La serata, a ingresso gratuito, si svolgerà questa sera – sabato 22 giugno – all’interno della Galleria Freddi, che ha ospitato anche gli eventi della scorsa settimana e la mostra del Circolo fotografico Ferretti. Ad esibirsi sarà il gruppo musicale Cross Roads che dedicherà la serata a Luciano Porcarelli, personaggio storico del Viale della Vittoria, titolare insieme al cugino Massimo, della gelateria Ciro&Pio, venuto improvvisamente a mancare nei giorni scorsi, proprio mentre si stava esibendo con la Esino River Band durante una serata di Cantine Aperte.

Con le iniziative de “Il Viale che vorrei. Una storia al futuro”, si è dato ufficialmente il via alle azioni individuate dall’Amministrazione comunale per la progettazione del nuovo viale, che punta al coinvolgimento della cittadinanza e dei commercianti per individuare esigenze e problematiche da risolvere.

L’evento svoltosi nelle giornate del 13 e 14 giugno presso la Galleria Freddi ha infatti riscosso una grande partecipazione di pubblico, contando oltre 300 presenze.

Due giorni dedicati alla ricostruzione della storia del Viale della Vittoria, tra racconti, testimonianze e immagini, promossa dall’Amministrazione comunale in collaborazione con le associazioni del territorio, per avviare un percorso partecipato che coinvolga la cittadinanza e i tecnici nella progettazione del restyling di questa importante arteria della viabilità cittadina.

Un incontro propedeutico che è servito a riportare alla luce le origini del viale, nell’ottica di ripartire dalle radici, aveva sottolineato l’Amministrazione, per rimodulare alla luce delle esigenze attuali – delle criticità e dei bisogni di cittadini e commercianti – quello che sarà il progetto del futuro.

L’occasione per dare nuova vita anche a spazi dimenticati o poco conosciuti della città, come la pedonale Galleria Freddi che, per l’occasione, si è animata anche di una mostra fotografica degli allievi del Circolo fotografico Ferretti, presenti con il progetto sonoro Ascolta il viale, che resterà in esposizione per altre due settimane.

Da settembre avrà inizio l’effettiva progettazione del masterplan per il nuovo viale grazie alla collaborazione con la Facoltà di architettura e urbanistica dell’università di Camerino – ha spiegato l’Amministrazione comunale -, che metterà a disposizione le proprie competenze per avviare il percorso partecipato con la cittadinanza, in particolare con chi ha manifestato l’interesse a essere coinvolto, dando adesione in questi giorni o iscrivendosi all’iniziativa lanciata già la scorsa estate de “Il Viale che vorrei”.

Il coinvolgimento dei cittadini prevede una serie di attività organizzate dall’università, come interviste e incontri guidati, a suggellare il percorso la presenza di tecnici esperti di mobilità e traffico che saranno chiamati a fornire il loro contributo professionale.

Nel percorso partecipativo l’Amministrazione comunale intende sviluppare obiettivi come «il Viale inclusivo (ospitale, invitante, confortevole), il Viale da abitare (in sicurezza e benessere, per restituire luoghi di aggregazione e fruizione della città pubblica), il Viale resiliente, meno vulnerabile agli effetti dei cambiamenti climatici, al manifestarsi, di siccità, ondate di calore, precipitazioni estreme e allagamenti e in questo ridando un ruolo centrale al verde urbano che non è solamente un fattore estetico ma una infrastruttura strategica per la vivibilità e la sicurezza dell’area urbana, il Viale in rete, a misura d’uomo per gli spostamenti sistematici casa-lavoro, casa-scuola, casa-servizi-svago, potenziando fortemente il sistema della mobilità sostenibile».

A essere coinvolti saranno gruppi omogenei di cittadini, «in particolare, i Comitati di Quartiere Centro Storico, San Giuseppe, San Francesco ed Erbarella, associazioni, associazioni di categoria, portatori d’interesse, al fine di raccogliere proposte, esperienze e storie per poter poi sancire un patto di cittadinanza tra chi amministra e chi vive la città e i quartieri».

In attesa della futura progettazione intanto è possibile fare un giro tra le immagini ancora presenti nella Galleria Freddi che ritraggono il viale di una volta, i progetti, le fasi di sviluppo che l’hanno reso una delle arterie principali della viabilità.

Poco più in là ci sono anche le creazioni ispirate al futuro, dettate dalla creatività di alcuni writers jesini e il pannello su cui è possibile scrivere qualche ricordo legato al Viale ve, qualcuno ha lasciato un commento di storia vissuta o di testimonianza dei nonni, altri hanno preferito scrivere ciò che vorrebbero nel viale del futuro. Una via pieni di ricordi e che altrettanti ne dovrà costruire.

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