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Cronaca

JESINA CALCIO VICENDA CANTARINI: TUTTI SI DICHIARANO DALLA PARTE DELLA RAGIONE

JESI, 18 luglio 2017 – Sembra paradossale ma è così. Il Giudice del Tribunale di Ancona ha deciso il da farsi sulla questione della vicenda Mauro Cantarini – Jesina calcio sulla possibilità di accedere agli atti richiesto dal socio Cantarini alla quale il club del presidente Marco Polita si era rifiutata chiedendo precise garanzie e sicuramente di voler conoscere chi era delegato a poter intervenire.

Risultato: tutti, in un modo o nel’altro hanno ragione 

Alla fine le parti hanno emesso una nota dove sostanzialmente si evince che l’essere ricorso al Giudice è stato quasi superfluo. Praticamente tutti hanno ragione. In concreto, la Jesina calcio deve mettere a disposizione dei professionisti nominati da Cantarini le carte societarie.

“Il giudice sollecita la Jesina Calcio Srl – si legge nel comunicato emesso da Mauro Cantarini – ad esibire e permettere l’estrazione di copia della documentazione richiesta dal socio Mauro Cantarini, che ha individuato nella persona dell’avv.to Enrico Basso e del dott. Daniele Basile i professionisti delegati per la riproduzione delle carte societarie, e rinvia l’udienza al 5 dicembre per la verifica invitando le parti ad intraprendere un percorso conciliativo. Soddisfazione per l’avvocato Enrico Basso, esperto in diritto societario, che aveva consigliato al suo cliente Mauro Cantarini, noto assicuratore jesino, il ricorso di urgenza al Tribunale ordinario di Ancona dopo il rifiuto da parte della dirigenza di fornire copia completa dei documenti contabili, impedendo così a professionisti competenti in materia e legittimamente delegati di poter valutare lo stato di salute della prima Società sportiva della città e dei suoi organi”.

Sul fronte leoncello invece si scrive: “Il giudice di Ancona ha esattamente condiviso la posizione della Jesina Calcio, già per altro nota perché resa pubblica da tempo: le carte sono sempre state  sempre resteranno a disposizione di tutti i soci, ma – per ragioni di privacy – non possono essere consegnate copie a terzi privi di qualsivoglia delega. Per questo il giudice, di fronte a quanto sostenuto dalla società, ha ufficialmente chiesto al signor Cantarini di comunicare espressamente il nome del suo delegato. Il sig. Cantarini ha così comunicato al giudice di incaricare l’avv. Basso e il dott. Basile che, pertanto, vincolati da obblighi di riservatezza correlati alla deontologia professionale, potranno in qualsiasi momento chiedere alla Jesina Calcio, in nome e per conto del sig. Cantarini, i documenti di cui estrarre copia. Per contro, nessun estraneo, come inizialmente richiesto dal sig. Cantarini, potrà invece accedere in sede per richiedere tali atti”.

Tutto dunque rimandato al 5 dicembre non tanto per la sostanza del contendere  ma per verificare se le parti hanno trovato un accordo sul da farsi anche per ciò che riguarda, a questo punto le spese legali e giudiziarie da sostenere o sostenute.

L’unica novità forse che emerge è il fatto che i professionisti nominati da Cantarini non volevano vedere solo i bilanci depositati presso la Camera di Commercio, come la Jesina aveva invitato a fare, ma anche altro.

Sempre che esista dell’altro.

A questo punto il club leoncello non può esimersi dal farlo.

 

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