«Meritato il corposo finanziamento perché eravamo già avanti con il nostro progetto», afferma l’assessora Cinzia Napolitano
JESI, 11 febbraio 2020 – È stata destinata a Jesi quasi la metà dei 517 mila euro che la Regione Marche ha destinato per il 2020 ai contributi per l’installazione di isole ecologiche intelligenti finalizzate al riconoscimento dell’utente e, un domani, all’introduzione di una tariffazione puntuale sulla base dei rifiuti conferiti da ciascun cittadino.
Un risultato che
premia la
capacità progettuale dell’Amministrazione comunale impegnata a introdurre, sempre nel
centro storico e a
copertura di tale bacino, altre piattaforme come quelle installate in
Piazza Sansovino dove già oggi i residenti,
muniti di tessera magnetica e
sacchetti personalizzati, possono effettuare la
raccolta differenziata con una
tracciabilità che permette di
verificare l’effettivo quantitativo di rifiuti prodotto e, di conseguenza, poter
prevedere in futuro un
meccanismo premiante sulla tassa poi da applicare.
In aggiunta ai 247 mila euro previsti per Jesi nel 2020 finalizzati alla realizzazione di queste nuove piattaforme tecnologiche, la Regione ha già formalizzato l’erogazione di altri 22.700 euro quale contributo per la prima isola ecologica intelligente attivata e ulteriori 40 mila euro per la fornitura e la messa a punto di tutte le attrezzature del sistema e dei programmi di gestione per arrivare in futuro alla tariffazione puntuale.
«Si tratta di un risultato importantissimo – sottolinea l’assessora all’ambiente Cinzia Napolitano – che ci permette di sostituire le attuali isole dei rifiuti, certamente brutte a vedersi e che non funzionano bene, con piattaforme moderne e in grado di riconoscere l’utente che è così messo nelle condizioni di operare correttamente la propria raccolta differenziata».
Cinzia Napolitano
«È un progetto su cui stiamo lavorando da tempo e proprio per questo, avendo le carte già pronte, siamo stati in grado di produrre tutta la documentazione utile per dimostrare che eravamo già avanti nel cammino e meritare dunque un corposo finanziamento per la sua attivazione come previsto dal disciplinare del bando».
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