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FASE 2 Servizi sociosanitari, verso un piano comune di riattivazione
29 Aprile 2020
Il governatore Luca Ceriscioli chiede che venga comunicato al Servizio Politiche Sociali regionale un programma di riapertura
ANCONA, 29 aprile 2020 – Il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha inviato una lettera ai Sindaci marchigiani e ai coordinatori degli Ambiti territoriali sociali per condividere la costruzione di un Piano territoriale nel quale definire i tempi e le modalità di riattivazione di importanti servizi sociali e sociosanitari rimasti sospesi nei mesi di pandemia, nel rispetto delle disposizioni per la prevenzione del contagio e la tutela della salute degli utenti e degli operatori.
L’adozione del Piano è prevista dall’ultimo Dpcm (26 aprile 2020), e riguarda tutta la rete dei servizi in capo alla responsabilità gestionale degli Ambiti Territoriali Sociali e di Asur.
La comunicazione inviata ha richiesto ai destinatari di comunicare al Servizio Politiche Sociali entro il 2 maggio un programma di riapertura, con indicazione delle strutture e dei servizi che si intende riavviare e relativa data di avvio, oltre che delle misure di contenimento del contagio che si intendono adottare.
Per l’area della disabilità, in base alle indicazioni del Dpcm, potranno essere riaperti i centri diurni socio educativi riabilitativi (Cser), i centri diurni per disabili psico-sensoriali, l’assistenza educativa domiciliare, l’assistenza educativa scolastica, i servizi di assistenza domiciliare (Sad) per disabili adulti, i servizi di trasporto socio-assistenziale, i servizi pomeridiani di promozione del tempo libero, i tirocini di inclusione sociale, i laboratori occupazionali, i servizi di assistenza domiciliare gravissimi (assistente familiare/badante).
Per l’area minori, i servizi coinvolti sono: assistenza educativa domiciliare, centri estivi, centri di aggregazione per bambini e adolescenti, servizi privati a carattere ludico-ricreativo (ludoteche).
Per l’area anziani i servizi da considerare sono i centri diurni per non autosufficienti e con Alzheimer, i servizi di assistenza domiciliare (Sad), i servizi di assistente familiare/badante, attività varie di sostegno alla longevità attiva, il servizio civile volontario per anziani.
Per quanto riguarda gli adulti in difficoltà sono indicati i servizi di assistenza educativa domiciliare in situazioni di disagio, gli sportelli informativi per cittadini stranieri provenienti da paesi terzi, i servizi mediazione interculturale (a chiamata), i servizi diurni per persone prive di dimora o in grave emarginazione, i tirocini di inclusione sociale.
Nel settore dipendenze sono coinvolti i centri diurni.
Per la salute mentale si prendono in considerazione i servizi di sollievo, di ascolto delle famiglie, i servizi domiciliari di sollievo e promozione dell’autonomia della persona e della famiglia, gli interventi integrativi di promozione, accompagnamento e tutoraggio degli inserimenti lavorativi, gli interventi di promozione dell’auto-mutuo aiuto, i punti di aggregazione e socializzazione (accoglienza diurna), le attività di integrazione sociale.
Per la difesa delle donne vittime di violenza potranno essere riaperti i centri antiviolenza.
Le comunicazioni che arriveranno alla Regione saranno parte integrante del Piano Territoriale che verrà adottato dall’Ente, in tempi utili per consentire la riattivazione già dalla data del 4 maggio.
Il Piano conterrà anche modalità operative dettagliate e indicazioni sulla sicurezza sanitaria, condivise con Asur e Ats.
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