Cronaca
JESI Verifiche sismiche all’ex Asur: l’idea è di farne aule scolastiche
20 Luglio 2020
La necessità di adeguare gli spazi causa l’emergenza Covid-19 in modo da garantire la riapertura dell’anno scolastico in sicurezza
JESI, 20 luglio 2020 – Le criticità rilevate in vista della ripresa scolastica a settembre, hanno convinto l’Aministrazione comunale a valutare altri immobili per ospitare le scuole.
Si tratta della palazzina ex Asur, che attualmente ospita il centro sociale Tnt, su cui saranno eseguite valutazioni di vulnerabilità sismica. Alla luce «della necessità di adeguare gli spazi e le aule scolastiche in conseguenza dell’emergenza sanitaria da Covid-19, in modo da garantire la riapertura dell’anno scolastico 2020-2021 in sicurezza – si legge nel documento .- Si è ritenuto opportuno di provvedere al conferimento di un incarico di valutazione della vulnerabilità sismica di un immobile comunale al fine di un suo possibile utilizzo a fini scolastici».
L’ipotesi sarebbe quella di destinarla alla scuola Martiri della Libertà, visto che i lavori alla palazzina di via Asiago non termineranno prima di almeno un paio d’anni, sebbene sarebbero dovuto finire nel 2018: difficile pensare alla soluzione per settembre ma intanto il Comune sta valutando altre strade. Come, appunto, quella di via Gallodoro: sono 45mila gli euro stanziati, prelevati dal fondo di riserva e dal fondo di riserva di cassa, per effettuare le verifiche sismiche.
Contestualmente andrebbe cercata una soluzione per quelle attività e associazioni che, dal 2012, si trovano in questa sede e con le quali il Comune aveva stipulato un contratto: nella tarda mattinata di oggi ci sarà l’incontro con il Sindaco Bacci. L’immobile è di proprietà comunale dal 2017 quando è tornato in disponibilità dalla società di cartolarizzazione Progetto Jesi che avrebbe dovuto venderlo. Una soluzione che potrebbe rendersi utile anche per altre scuole visto che, oltre alla Martiri che a settembre sarà collacata al Mestica e a Palazzo Carotti, c’è anche la media Lorenzini i cui i lavori non sono neanche iniziati. In ballo anche la media Borsellino: se non si vogliono perdere i fondi del Ministero occorrerà trovare una soluzione anche per questi studenti e studentesse.
(e.d.)
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