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ANCONA Incidenti sul lavoro, Bastianelli (Cgil): «Dati allarmanti, ora basta»

«Servono scelte forti e chiare, e comportamenti lineari e conseguenti, da parte di imprese e istituzioni» commenta il segretario

ANCONA, 10 agosto 2020 – Due incidenti sul lavoro in due giorni: prima il mortale ribaltamento della gru a Falconara Marittima, poi l’infortunio, per fortuna meno grave, al porto di Ancona.

Marco Bastianelli

Marco Bastianelli

«Siamo di fronte alla conferma dei tanti allarmi e della tante segnalazioni di “quotidiana” pericolosità, di cui il sindacato tutto si fa portatore – fa sapere la Cgil di Ancona .- Servono scelte forti e chiare, e comportamenti lineari e conseguenti, da parte di imprese e istituzioni».

Le ultime due vicende si segnalano entrambe per la condizione materiale di solitudine in cui i lavoratori coinvolti si sono trovati a operare: «Da anni chiediamo un rafforzamento dei Servizi di Prevenzione Asur, così come dell’Ispettorato del Lavoro. Ci aspettiamo che, una volta di più, alle parole seguano i fatti: a cominciare da Regione e Asur in tema di accelerazione massima delle procedure di reclutamento. Agli Enti pubblici appaltanti chiediamo di esserci al fianco nella pretesa della massima chiarezza sull’accaduto».

Un appello anche alle imprese «Ricordiamo come questo Paese e questa regione siano pesantemente colpiti in termini d’infortunistica: nel 2019 la provincia di Ancona ha visto crescere gli infortuni del 4,4%, a fronte di un dato nazionale dello 0.5%. Non è dunque consentito proprio a nessuno di tirarsi fuori dal tema con eccessiva leggerezza: anzi, occorre allargare con determinazione rete e formazione di degli Rls e degli Rlst, a cominciare proprio dal porto di Ancona – conclude Marco Bastianelli segretario Cgil Ancona -. Come Cgil, assieme agli altri sindacati, continueremo a denunciare ciò che non va, ma anche a costruire risposte nuove e migliori in termini di tutela della sicurezza individuale per i lavoratori e di gestione corretta e puntuale degli appalti: nessuno pensi di sfuggire alle proprie responsabilità con due minuti di emotività».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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