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JESI Aspettando Volontarja: la “cittadinanza” di Giovanni Moro

Il sociologo è stato ospite a Palazzo Pianetti, primo appuntamento della manifestazione

JESI, 30 settembre 2020Aspettando Volontarja: il Coordinamento delle associazioni di volontariato e il Comune di Jesi hanno voluto aprire la manifestazione di quest’anno con un ospite prestigioso.

Ieri sera a Palazzo Pianetti, Giovanni Moro, sociologo, figlio di Aldo, lo statista tra i fondatori della Dc, assassinato dalle Brigate Rosse, ha parlato di una delle “parole del volontariato”: cittadinanza.

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A introdurre la conferenza il vicesindaco e assessore alla Cultura, Luca Butini. Il consigliere comunale Tommaso Cioncolini ha condotto la discussione ponendo questioni all’autore del saggio “Cittadinanza” e fondatore del movimento Cittadinanza attiva.

Tre gli approcci al concetto di cittadinanza esposti da Moro: repubblicano (cittadinanza come partecipazione alla vita pubblica), federale, appartenenza alla comunità culturale, che viene prima dello Stato e del suo regime.

Tante le concezioni di cittadinanza, ha spiegato l’ospite, grande invenzione della modernità, tanti anche gli eventi storici che hanno messo in discussione l’idea di straniero e i confini stessi.

La cittadinanza non è solo uno status legale, ha ricordato Moro, che la concepisce in un’ottica di maggior inclusione e ridefinizione progressiva in base a ciò che accade nel nostro mondo contemporaneo.

Elisa Ortolani

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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