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Cingoli Da cabina telefonica a edicola votiva

A Castreccioni, sul lago, opera di Gilda e Claudia Branchesi, divenuta meta di turisti e decorata con fiori, immagini sacre e ornamenti che i visitatori lasciano

Cingoli – Una vecchia cabina telefonica in disuso, in località Castreccioni, sul Lago di Cingoli, è divenuta edicola votiva e meta di turisti.

Viviamo in un mondo tecnologico, dove queste vecchie cose non hanno ormai più motivo di esistere, se non come archeologia industriale, ma non è stato così per le sorelle Gilda e Claudia Branchesi.

L’idea nasce proprio da Gilda, nel 2010, che nella forma ovale di quella vecchia cabina ha collegato un forte senso di religiosità e di rinascita.

La vecchia cabina telefonica ristrutturata e trasformata in edicola votiva

In disuso ormai da diversi anni, l’estro e la creatività di Gilda e Claudia hanno dato una nuova vita a quello che ormai rimaneva solo un segno del passato, pochi piccoli gesti per addobbarla con fiori, l’effige di San Giorgio patrono di Castreccioni, ornamenti che i visitatori passando e fermandosi, lasciano, come un cuore messo lì da un turista, hanno richiamato l’attenzione di un noto fotografo inglese di fama internazionale, David Loftus, ritrattista della Casa Reale inglese.

Ha soggiornato nel B&B che Claudia gestisce insieme al marito proprio a Castreccioni, rimanendo colpito da questo forte senso di attaccamento alla religiosità che si riscontra nell’entroterra marchigiano e all’insaputa delle due sorelle, l’ha fotografata.

L’immagine dell’edicola votiva di Castreccioni è finita su una rivista internazionale, Jaime’s, facendo diventare il luogo meta di turisti: chi si ferma per pregare o semplicemente per un selfie, e ridandogli vita.

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