Jesi Calcio in lutto, se n’è andato Mauro Maiolini

Jesi – Mauro Maiolini ha cresciuto molti calciatori in erba e ha insegnato educazione fisica a tanti jesini e a molti studenti del territorio.

Se n’è andato oggi, a 70 anni, dopo aver lottato con un male malvagio e infido, lasciando la moglie Paola Bambozzi e la figlia Giulia.

Il funerale si celebrerà venerdì 20 ottobre alle 10 nella chiesa San Massimiliano Kolbe, la salma, che da domattina si potrà visitare presso la Sala del commiato David – Icof in via Salvemini, sarà cremata e le ceneri saranno tumulate presso il cimitero di via Santa Lucia.

Sono tante le persone che ricordano Mauro Maiolini con affetto.

Per molti anni è stato insegnante di educazione fisica in vari istituti scolastici della provincia di Ancona, contribuendo anche alla nascita de La Nuova Secondaria di Jesi. Negli anni ’80 e ’90 allenatore nelle squadre giovanili di numerose realtà calcistiche della Vallesina, tra cui la Spes Jesi, la Vigor Ras e l’Aurora Jesi «ha portato una ventata di novità nel modo di allenare. Essendo anche preparatore atletico, è stato uno dei primi ad applicare un metodo scientifico nel calcio. Era molto preparato e con i ragazzi ci sapeva fare», racconta l’amico Doriano Pela.

«Per noi della Spes Jesi è un giorno molto triste – dice Daniele Pirani –. Mauro era il nostro mister, all’apparenza burbero ma di animo buono. Abbiamo tanti ricordi della nostra infanzia legati a lui: gli allenamenti al Collegio Pergolesi, i tornei notturni, le sfide interminabili ai rigori calciati rigorosamente in ciabatte o a piedi scalzi, tra gavettoni e battute».

Anche alla Biagio Nazzaro di Chiaravalle tanti ricordano Mauro Maiolini allenatore del settore giovanile.

«Sono passati tanti anni ma non possiamo dimenticare chi ci ha guidato e ci ha fatto appassionare al calcio. Era un uomo tosto e vero e gli volevamo bene», dice Giovanni Fenucci, allenato da Maiolini nelle giovanili rossoblù.

Anche i colleghi del Liceo Scientifico lo salutano con affetto, evidenziando la sua sensibilità e la sua empatia verso gli alunni.

«Al prof che amava l’insegnamento e i suoi ragazzi – scrivono i colleghi del Liceo – all’amico che aveva sempre un sorriso per tutti, all’uomo e collega che noi tutti stimavano e a cui volevamo un gran bene. I tuoi colleghi e amici del dipartimento di Scienze Motorie. Sentite condoglianze alla moglie Paola e alla figlia Giulia».