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Jesi “L’ultimo assalto”, il film sulla storia di Ezio Triccoli al Pergolesi

L’anteprima al Teatro domani venerdì 27 ottobre e il 30 sul canale tv History Channel, racconterà l’abilità di un uomo che ha superato la prigionia e rivoluzionato la scherma

Jesi L’ultimo assalto, in esclusiva su History Channel il 30 ottobre alle 21.50 sarà proiettato in anteprima al Teatro Pergolesi venerdì 27 ottobre, a partire dalle ore 21, ad ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti. E sarà un tuffo nel passato della Jesi sportiva e non solo. 

Perché racconta l’incredibile storia di un uomo che, dopo aver scoperto di possedere un talento, ne ha fatto la zattera di salvataggio per superare la prigionia e la chiave per una nuova vita, finita la guerra. La storia di Ezio Triccoli comincia infatti in un campo di prigionia in Sudafrica, a Zonderwater, dove viene internato il 10 dicembre 1940, cinque mesi dopo essere stato richiamato alle armi. Ci resterà per sette anni.

Quello di Zonderwater è stato il più grande campo di prigionia costruito dagli alleati durante la seconda guerra mondiale, ha ospitato tra il 1941 e 1947 oltre 100mila soldati italiani, catturati dagli inglesi nei fronti dell’Africa settentrionale e orientale. Come in altri campi, i prigionieri di Zonderwater per non soccombere hanno creato scuole di lingue, per analfabeti o professionali, e dato vita ad attività teatrali, musicali e sportive.

Ezio Triccoli

Ezio inizia per caso a tirare di scherma con un sottoufficiale inglese e scopre di avere un talento innato. Ma il modo in cui apprende questa arte – è l’anatomopatologo Serafino La Manna, come lui prigioniero, a suggerirgli come modificare le mosse perché siano più efficaci – lo porta a fargli tentare l’impossibile: rivoluzionare la scherma, abbandonando i vecchi schemi.

Dopo la fine della guerra, tornato nelle Marche, fonda a Jesi una scuola di scherma leggendaria, nella quale con convinzione, nonostante le critiche e le difficoltà, segue il proprio metodo e lo cuce addosso a ogni giovane allievo del quale sa riconoscere le doti nascoste.

La sua scuola diventa un punto di riferimento nella scherma moderna, una vera fabbrica di medaglie olimpiche, conquistate dai suoi atleti più rappresentativi.

Toccanti le testimonianze raccolte nel documentario, delle figlie Maria Cristina e Maria Paola, dei campioni olimpici Stefano Cerioni (attuale Ct della nazionale di fioretto), delle campionesse olimpiche Giovanna Trillini ed Elisa Di Francisca e ancora di Giovanni Malagò, Renzo Musumeci Greco (maestro d’armi), Paolo Morosetti (ex allievo del maestro), Roberto Gagliardi (ex allievo del maestro), Massimo Carboni (ex direttore Rai Ancona).

Per Carlo Annese, giornalista e autore del libro I Diavoli di Zonderwater, che nel documentario è voce narrante, la storia di Ezio Triccoli rappresenta «la determinazione, la genialità e la capacità di adattamento tipicamente italiane, l’abilità di trasformare anche i momenti più drammatici in una opportunità di crescita e di affermazione del proprio talento». 

L’ultimo assalto è una produzione Apollo Media realizzata da Ivan Villa con il patrocinio di Coni e Federscherma e diretta da Stefano Mignucci, scritta da Giovanni FilippettoCosimo Calamini e realizzata in collaborazione con Marche Film Commission Comune di Jesi.

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