Cronaca
Jesi Abbandono rifiuti, da domani attive le fototrappole
Disposte a rotazione dagli agenti della Polizia Locale nelle zone “critiche” del territorio comunale, sanzioni penali da 1.000 a 10.000 euro che raddoppiano in caso di materiali pericolosi, le vie interessate
30 Novembre 2023
Jesi – Entreranno in funzione da domani le fototrappole in dotazione alla Polizia Locale per arginare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti nel territorio comunale.
L’annuncio, dato dal sindaco Lorenzo Fiordelmondo in Consiglio comunale, dà seguito a un impegno assunto lo scorso agosto dalla Giunta, attraverso la delibera con la quale erano state individuate ben 28 diverse zone della città che presentavano forti criticità e rispetto alle quali l’utilizzo di questa strumentazione tecnologica avrebbe potuto servire sia da deterrente che per individuare eventuali responsabili.
Le fototrappole in dotazione sono due e sarà direttamente il Comando della Polizia Locale a decidere dove verranno di volta in volta posizionate secondo un sistema di turnazione stabilito dagli agenti sino a febbraio 2025.
Secondo quanto era già stato comunicato dal Comune, le vie indicate su cui si alterneranno le fototrappole sono: Piazza Baccio Pontelli, via Esino, via Pertini, via Gangalia, via Santa Maria del Colle, via Cordai, via Asiago, via Roma, Piazza Spontini, vicolo delle Terme, via Farri, vicolo Amici, Porta Valle, Viale della Vittoria nei pressi dell’uscita del parcheggio Mercantini, via Acquaticcio deposito comunale, via Cannuccia, via Santa Lucia, via San Giuseppe, via Colle Olivo intersezione con via Roma, via Mura Occidentali, via Cascamificio, via Nazario Sauro, via XV Settembre, via Siloni, zona La Chiusa, via Carlo Marx, via Pasquinelli, via dell’Agraria, via Martiri della Libertà.
Attività questa che sarà eseguita da agenti puntualmente formati sia sul montaggio e smontaggio dell’apparecchiatura, sia sulla visione e acquisizione delle immagini video che verranno registrate, coadiuvati per le attività più pratiche da personale dell’area servizi tecnici, anch’esso formato.
Questo permetterà di svolgere indagini appropriate che potranno portare sia a sanzioni amministrative, in caso di errato conferimento dei rifiuti, sia a segnalazioni di carattere penale con deferimento all’Autorità giudiziaria in caso di abbandono o deposito di rifiuti (ad esempio ingombranti) in luogo vietato.
Le disposizioni di legge in questo caso sono estremamente rigide. L’abbandono dei rifiuti compiuto da privati è punito con un’ammenda (sanzione penale) che va da 1.000 a 10.000 euro, somme che raddoppiano in caso si tratti di rifiuti pericolosi e ancor più gravi nel caso in cui a commettere il fatto sia un’azienda.
(t.f.)
© riproduzione riservata