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Cronaca

JESI PICCOLO E’ BELLO: CON PIU’ SERVIZI SAREBBE ANCHE MIGLIORE

JESI, 29 settembre 2017 – Che nelle Marche non esistono megalopoli, ne metropoli è risaputo, ma su questa regione non ci sono neanche grosse città tant’è che solo il 29% dei Comuni superano i 5mila abitanti.

Stando ad uno studio di Coldiretti Marche “i borghi sotto i 5mila abitanti sono il 71% del totale, ci vivono 323mila persone”.

Perché l’associazione dei coltivatori snocciola questi dati? Per una ragione più che logica: l’approvazione della legge che valorizza queste piccole, ma produttive comunità.

Ad affermare ciò è proprio Coldiretti Marche dopo il via libera del Senato al provvedimento che tutela anche i 163 borghi regionali al di sotto dei cinquemila abitanti.

La cosa che più meraviglia è che in questi piccoli centri si coltiva la metà della produzione agricola marchigiana. L’approvazione definitiva della legge rappresenta un traguardo importante per la Coldiretti che da anni sostiene e giudica come l’obiettivo per “tutelare e valorizzare un patrimonio naturale e paesaggistico, culturale e artistico senza eguali per la popolazione residente, ma anche per il numero crescente di turisti italiani e stranieri che vanno alla ricerca dei tesori nascosti del Bel Paese.

Alle produzioni dei piccoli comuni marchigiani – si sottolinea nella nota – si devono alcune delle specialità più note della nostra regione, dal vino Lacrima di Morro Doc alla Vernaccia di Serrapetrona Docg, dal prosciutto di Carpegna Dop all’olio di Cartoceto Dop, dai maccheroncini di Campofilone al carciofo di Montelupone, dalla cipolla di Suasa al vino di San Ginesio Doc”.

E non è tutto. Già perché in questi piccoli centri abitati la qualità della vita è migliore, c’è maggiore sicurezza nella qualità del cibo. A questi aspetti positivi, però, si contrappongono situazioni negative quali “i troppi ritardi infrastrutturali e nei servizi offerti che vanno dalle tecnologie informatiche alle scuole, dagli ospedali alle poste fino alle edicole. Ma – conclude la nota di Coldiretti – sarà importante anche valorizzare le opportunità offerte dalla nuova agricoltura nel presidio del territorio e nel sociale in aree che devono fare i conti con la cronica carenza dei servizi alla persona”.

Concludiamo dicendo che si, piccolo è bello, ma con più servizi sarebbe anche migliore.

s.b.

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