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Falconara Nuovo lungomare al posto degli scali merci

Progettazione affidata: giardini, piste ciclabili e percorsi pedonali per collegare l’abitato alla spiaggia

Falconara – «Sono convinta che la periferia nord di Falconara diventerà una nuova centralità urbana, dove sorgeranno il polo aggregativo al posto della scuola Lorenzini, la cui realizzazione è già a buon punto, il polo culturale dell’ex Squadra Rialzo, che ospiterà il museo dei trasporti e il teatro cittadino: con questo lungomare finalmente la città vi si aprirà e sarà creato un percorso che lllll i due poli al resto della città».

La sindaca Stefania Signorini saluta così il progetto del nuovo lungomare di Villanova, che sorgerà al posto dello scalo ferroviario e che prevede la costruzione di giardini, scivoli, piste ciclabili e percorsi pedonali.

Sono state presentate ieri le linee guida dell’Amministrazione comunale che ha appena affidato alla Santarelli & Partners srl la progettazione del nuovo percorso che partirà dall’ex Squadra Rialzo e costeggerà tutto l’abitato di Villanova, dove potrà finalmente realizzarsi l’apertura del quartiere al mare.

Con la realizzazione del bypass ferroviario saranno dismessi gli scali merci che separano la spiaggia dal tessuto urbano e che attualmente costringono gli abitanti di Villanova, quartiere che sorge a pochi metri dal mare, a raggiungere la spiaggia tramite due piccoli sottopassi o utilizzando il sottopasso di via Monti e Tognetti.

In base a un accordo del 2022 tra Rfi, Fs Sistemi Urbani srl e il Comune, parte dell’area occupata dai binari dello scalo merci sarà ceduta gratuitamente all’ente locale, per permetterne la riqualificazione urbanistica e ambientale.

Su questa porzione di area dovrà concentrarsi l’intervento di riqualificazione e rifunzionalizzazione, oltre che sull’area esterna all’ex Squadra Rialzo, che si sviluppa in continuità con gli scali merci.

L’obiettivo di tutta la progettazione del lungomare è quello di “realizzare uno spazio pubblico attrezzato in chiave ambientale che consenta alla città di rifondare il proprio rapporto con il mare mediante quell’affaccio da sempre negato”.

Il progetto dovrà prefigurare la riorganizzazione urbanistica e ambientale dell’area nella quale la dismissione dell’uso ferroviario rappresenta un’occasione importante per conseguire obiettivi di qualificazione ambientale e formale del territorio interessato.

«Il progetto – si legge nelle linee guida della progettazione – dovrà tenere conto della continuità fisica dei fasci di binari che si spingono fino all’interno dell’ex Officina, valorizzando l’area di transizione tra il fuori e il dentro».

Poiché l’area degli scali merci è sopraelevata rispetto al livello del mare e a via Aspromonte, che corre limitrofa alla linea ferroviaria, è ipotizzata la progettazione di scivoli e di collegamenti senza barriere architettoniche per congiungere il nuovo percorso all’abitato e alla spiaggia. «L’intervento mira a realizzare un sistema di giardini ad uso pubblico, collegati tra loro da corridoi verdi e piste ciclabili, disegnati seguendo le fasce dei binari ferroviari. Un processo di ricucitura del contesto urbano attraverso la creazione di nuove infrastrutture per la mobilità sostenibile». E’ previsto il recupero degli spazi pubblici in disuso per renderli fruibili alla comunità, alle associazioni, anche per stimolare relazioni multiculturali.

 Nelle immagini alcune idee progettuali è nella foto lo stato attuale degli scali merci

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