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Chiaravalle Costituito il Comitato Centro Storico: «Caos e sicurezza che non c’è»

«Non si dorme fino alle 4 di notte e abbiamo subito intimidazioni e atti gravi, vorremmo che le Forze dell’ordine e l’Amministrazione comunale ci sostenessero e adottassero controlli e provvedimenti»

Chiaravalle – «Qui non si vive più, siamo arrivati all’esasperazione».

Sono civili, educati ma molto arrabbiati la dozzina di cittadini che ieri hanno presentato il Comitato Civico Centro Storico di Chiaravalle, organizzazione spontanea di chiaravallesi che abitano nel centro storico, nella zona che va da Piazza Mazzini e poi passando per via Abazia e parte di Corso Matteotti arriva alla Piazza Garibaldi, di fronte all’abbazia cistercense.

Tra loro ci sono chiaravallesi storici, commercianti e professionisti, cittadini comuni.


«Non si dorme fino alle 4 di notte: o c’è la musica ad alto volume o un gran caos, generato da bivacchi di ragazzi e non solo. Bisognerebbe che i titolari di alcuni locali della piazza e del corso capissero che abbiamo diritto di riposare e che, una volta terminata la serata, togliessero sedie e tavolini che diventano facile regno per i bivacchi di gente che tira tardi e magari è pure pericolosa».

Il Comitato civico è nato qualche mese fa, «dopo anni e anni di grandi disagi arrecati ai nostri diritti al riposo, alla quiete, alla sicurezza e al decoro del luogo in cui viviamo: vogliamo solo tutelare i nostri diritti».

«Abbiamo anche chiesto più e più volte – dicono i referenti del Comitato – la modifica del regolamento comunale per la disciplina delle attività rumorose e abbiamo anche avanzato proposte di modifica ma sempre senza alcun oggettivo riscontro. Per caso, abbiamo appreso che nel recente Consiglio comunale sono state portate in approvazione alcune modifiche senza che nessuno ci abbia interpellato: dall’Amministrazione comunale abbiamo solo avuto atteggiamenti di chiusura e c’è stato un rimpallo di responsabilità, nessun preventivo coinvolgimento, siamo stati solo posti davanti al fatto compiuto di un regolamento modificato e poi approvato solo dal gruppo di maggioranza in Consiglio».

C’è chi evidenzia come la gestione di Piazza Garibaldi, il luogo dove sorge l’abbazia e che dovrebbe essere il salotto buono della città, sia da ripensare integralmente.

«Inoltre, abbiamo subito intimidazioni e atti gravi: ad alcuni hanno rigato e danneggiato l’auto, hanno tagliato le gomme, ci hanno minacciato. Ad una persona alcuni ragazzi hanno detto “nonna, se vuoi la pace vai a vivere in campagna”. Chiediamo solo di poter vivere in serenità la notte, capiamo l’esigenza di divertirsi ma il caos fino alle 4 di notte non è divertimento. E vorremmo che le Forze dell’ordine e l’Amministrazione comunale ci sostenessero e adottassero provvedimenti e controlli».

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