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Falconara Il Beer Village cancellato a poche ore dal via fa ancora discutere

L’assessore Marco Giacanella: «Purtroppo si è rilevata una carenza della documentazione presentata», sui social in diversi difendono la scelta di mettere al primo posto la sicurezza

Falconara – Lo stop al Beer Village venerdì scorso, a poche ore dall’inizio della manifestazione, non placa la discussione intorno a quanto avvenuto.

La Commissione per il pubblico spettacolo non ha dato parere favorevole e la 3 giorni con Claudio Cecchetto e altri musicisti e dj di grido è stata cancellata. Le polemiche sono vive e gli organizzatori dell’evento non l’hanno presa bene.

«Non ci hanno messo in condizione di rispettare i programmi – dice Igor Asciutto, responsabile del Beer Village – mentre in tutta Italia siamo i benvenuti. Ci è parso che la Commissione abbia voluto cercare cavilli e problemi e ci sia stata quasi una preclusione nei nostri confronti. Certo è che ce lo potevano dire prima di muovere un evento che ha costi molto elevati e coinvolge migliaia di persone, i nostri lavoratori e il pubblico».

L’assessore Marco Giacanella, però, sgombra il campo da illazioni e sospetti.

«Gli organizzatori del Beer Village hanno proposto l’evento al Comune – spiega – e insieme abbiamo individuato l’area. Il Comune si è occupato, come prevede la normativa, di convocare la Commissione comunale sul pubblico spettacolo. Purtroppo, in sede di Commissione, si è rilevata – sottolinea l’assessore al turismo – una carenza della documentazione presentata. Di conseguenza i componenti della Commissione, tecnici interni ed esterni al Comune, hanno ritenuto di dare parere negativo allo svolgimento dell’evento. Ce ne dispiace sinceramente ma l’Amministrazione comunale non può accollarsi responsabilità che non le competono».

In diversi sui social prendono posizione e difendono la scelta di mettere al primo posto la sicurezza.

Poi c’è Davide Zannotti, jesino titolare dell’Hemingway Cafè, che organizza eventi, a riflettere sull’episodio.

«Un conto è un evento che prevede 50mila persone – dice – un altro una manifestazione all’aperto molto più piccola. A volte ci sono misure estreme e ridicole che penalizzano noi piccoli organizzatori, distruggendo le nostre passioni».

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