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Jesi Festival del Jazz, magiche atmosfere in Piazza Pergolesi

Il format, veloce ma incisivo, ha attirato un pubblico numeroso e variegato, Andrea Molinari, con la sua direzione artistica, ha saputo scegliere con cura gli artisti, creando un mix armonico di talenti che hanno reso ogni serata unica

Jesi – Il Festival del Jazz, conclusosi sabato sera in Piazza Pergolesi, ha trasformato la città in un vibrante epicentro di musica e cultura.

Organizzato dall’assessorato alla cultura del Comune, con Luca Brecciaroli, e la direzione artistica del chitarrista jesino Andrea Molinari, da tempo sul palcoscenico jazzistico internazionale, ha offerto tre serate all’insegna di stili e sonorità diverse, tutte appartenenti al vasto mondo del jazz.

Il format, veloce ma incisivo, ha attirato un pubblico numeroso e variegato. Il jazz parla del potere dell’adesso, diceva Wynton Marsalis e proprio questa essenza è stata catturata durante le esibizioni.

Andrea Molinari, con la sua direzione artistica, ha saputo scegliere con cura gli artisti, creando un mix armonico di talenti che hanno reso ogni serata unica.

L’ultima serata ha visto protagonista il Giacomo Uncini Quartet. Uncini, trombettista e flicornista di fama internazionale, ha dimostrato una padronanza assoluta del suo strumento, frutto di anni di studio e di un innato talento. La sua performance ha spaziato dall’hot jazz al sweet jazz, sino al free jazz, evidenziando una versatilità e una capacità di improvvisazione che hanno incantato il pubblico.

Ad accompagnarlo tre giovani musicisti marchigiani: Alessandro Menichelli al pianoforte, Nicolò Di Caro alla batteria e Lorenzo Scipioni al contrabbasso.

Menichelli, già affermato compositore e improvvisatore, ha portato il suo tocco distintivo, mentre Di Caro e Scipioni hanno dimostrato di essere elementi fondamentali in ogni ensemble grazie alla loro esperienza e talento.

Piazza Pergolesi è stata animata da un pubblico eterogeneo e curioso, dimostrando che eventi come questo hanno il potere di unire generazioni e gusti diversi.

La serata finale ha confermato il successo di un festival che, nonostante la sua velocità, ha saputo lasciare un segno indelebile.

L’auspicio è che questo evento trovi un posto fisso capace di attrarre sempre più appassionati e curiosi, confermando la città come punto di riferimento per la musica jazz nella programmazione estiva di Jesi, arricchendola ulteriormente.

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