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Cronaca

Jesi “Agriturismo sconsigliato”, denunciato per diffamazione su internet

Il 52enne jesino aveva messo in atto la ritorsione dopo aver subito querele dalla titolare della struttura ricettiva per la sua attività che causava disturbo con i continui raduni di musica elettronica da lui organizzati in aperta collina

Jesi – Deferito in stato di libertà dal personale di polizia giudiziaria del Commissariato un 52enne jesino, con precedenti, per il reato di diffamazione a mezzo internet.

L’11 settembre scorso la titolare di un agriturismo denunciava che nel controllare le recensioni presenti sul portale tripadvisor, relative alla sua attività commerciale, ve n’era una particolarmente negativa che diceva testualmente “cibo a dir poco pessimo, sporco e cattivo odore dappertutto, personale scortese, conto salatissimo, sconsigliato a tutti”.

Nella stessa data, riceveva una email collegata all’account business della sua società, nella quale veniva messa a conoscenza di un’altra recensione che riportava le seguenti parole “ Very bed …pessimo”.

Tali recensioni erano state fatte da un uomo, noto per i suoi precedenti di polizia, ma prive di fondamento perché non era mai stato ospite della struttura ricettiva.

La vicenda, ha origini più remote ovvero nelle querele sporte dalla vittima nei confronti dell’indagato a causa del disturbo al riposo delle persone provocato dai continui raduni di musica elettronica da lui organizzati in aperta collina, a pagamento, con somministrazione di bevande, ad altissimo volume, in violazione delle normative vigenti, alla diffida di pubblica sicurezza fatta dallo stesso Commissariato e in assenza di qualsivoglia autorizzazione.

Poggio San Marcello I party notturni con musica a palla, perquisizioni e sequestri

Tali eventi avevano portato all’esecuzione di una perquisizione delegata dall’Autorità giudiziaria con sequestro delle apparecchiature riproduttive della musica, al pluri deferimento dello stesso e alla sottoposizione all’avviso orale da parre del Questore.

Pertanto, convocato in ufficio, l’uomo nuovamente veniva deferito in stato di libertà per il reato di diffamazione. Nella circostanza, non pago di ciò, prometteva “centinaia di recensioni negative” sull’attività ricettiva della vittima.

Il comportamento dell’indagato lascia trasparire una volontà persecutoria finalizzata ad avere campo libero nell’esecuzione dei raduni musicali. Il tutto è stato posto al vaglio dell’Autorità giudiziaria.

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