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Maiolati Spontini Il capoluogo si interroga sul negozio di alimentari

Il gruppo di minoranza consiliare Unione Progressista evidenzia perplessità rispetto alle scelte compiute dall’Amministrazione comunale

Maiolati Spontini – Le questioni annose del negozio di generi alimentari situato nel capoluogo tornano al centro dell’attenzione. Dopo l’attesa riapertura dell’attività datata ottobre 2022, con il contributo della precedente Amministrazione Consoli che aveva supportato la libera attività del soggetto privato, le nubi si sono riaffacciate all’orizzonte.

La chiusura completa delle serrande nel periodo estivo non lasciava spazio a buoni presagi, e la parziale riapertura settembrina spalmata in due mezze giornate settimanali, non fuga le preoccupazioni e i dubbi degli abitanti del paese. Una situazione probabilmente transitoria, in attesa di nuovi sviluppi, ma che ha portato la minoranza consiliare di Unione Progressista a ripercorrere le tappe della vicenda utilizzando anche un’amara ironia.

«Per i cittadini di Maiolati capoluogo pasti razionati: si può mangiare il lunedì, ma non il martedì o mercoledì, poi il giovedì, e infine arriva la grande abbuffata del sabato, in attesa di una nuova settimana che potrebbe essere l’ultima per acquistare cibo. Ricordiamo che nel 2022 il Comune ha investito 25mila euro per comprare attrezzature e concedere contributi per l’affitto. Era tutto perfetto: attrezzature gratuite, un bel contributo per l’affitto, cosa poteva andare storto? Beh, ora che è noto a tutti, il negozio sta per chiudere definitivamente».

Unione Progressista, rappresentata in consiglio da Giovanni Perticaroli, Leonardo Guerro, Sandro Grizi e Sara Campomori rincara ancora la dose.

«Rimaniamo un po’ perplessi, perché il sindaco Consoli, nei primi mesi del 2024, aveva dichiarato in Consiglio comunale che il negozio stava andando a gonfie vele. Tutti abbiamo frainteso quegli scaffali vuoti e quelle serrande abbassate, evidentemente era tutto parte di una strategia geniale che noi comuni mortali non possiamo comprendere. E noi della minoranza? Nel 2022 avevamo proposto di spostare il negozio nello spazio comunale delle ex scuole del capoluogo, nei locali dell’ambulatorio e/o nello spazio del seggio elettorale, che si sarebbero potuti trasferire presso i locali dell’anagrafe (chiusi anch’essi grazie alla precedente Giunta Consoli) dove non ci sarebbe stato bisogno di pagare affitti. Ovviamente, una proposta così assurda non poteva che essere bocciata, no? Ora però quegli spazi saranno usati pe un bar e un hub musicale. Perché, ovviamente, i cittadini hanno più bisogno di concerti che di pane e latte».

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