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Cronaca

Jesi Caso palestre: apre la “Galilei”, ancora chiuse “Marconi” e “Cuppari”

L’Amministrazione comunale media tra Istituti e Provincia per la riapertura degli impianti, in Viale della Vittoria si decide di sbloccare subito gli orari extrascolastici, il dirigente Luigi Frati: «Lo sport è educativo al pari della scuola e della famiglia»

Jesi – Grazie al buon senso di uno dei dirigenti scolastici coinvolti nella serrata delle palestre provinciali delle scuole cittadine, alcune Società sportive potranno a brevissimo riprendere l’attività.

Il professor Luigi Frati, infatti, ha deciso mi di riaprire in orario extrascolastico la palestra dell’Iis Galileo Galilei di Viale del Lavoro, dando la possibilità a molti sportivi che erano in attesa dell’impianto di avere ore a disposizione per allenarsi.

Nel contempo, però, non ci sono segnali confortanti per le questioni legate alle riaperture della palestra Stefano Filonzi dell’Iis Cuppari-Salvati e di quelle dell’Iis Marconi-Pieralisi, i cui dirigenti hanno rilanciato la patata bollente legata al bando per la gestione alla Provincia di Ancona, Ente proprietario, dichiarando di non essere stazioni appaltanti di quest’ultima.

Sullo stallo sta cercando di mediare sotto traccia l’Amministrazione comunale. Al vice sindaco Samuele Animali, nelle vesti di intermediario per sbloccare l’impasse, si sono rivolte le oltre dieci Società sportive dilettantistiche indoor del territorio, in forte difficoltà per la mancanza di spazi dove potersi allenare e svolgere le gare dei rispettivi campionati, sia giovanili che senior, ormai alle porte. La speranza è che si possa giungere a breve allo sblocco.

Il caso del Galilei, ma anche di molti altri Istituti scolastici superiori della provincia in cui già da una settimana si è ripreso a fare sport al chiuso grazie al superamento dell’intoppo burocratico, dimostra che con un pizzico di buona volontà la problematica poteva essere bypassata.

La segreteria della scuola di Viale del Lavoro ha elaborato ed emesso un bando lo scorso 18 settembre, scaduto una settimana dopo. A seguito di ciò cinque Asd hanno presentato richiesta e ottenuto orari nella fascia pomeridiana e serale. A seguito della successiva riunione tra le richiedenti con il vertici scolastici, atta a mediare sulle concomitanze, si è arrivati alla stipula di un programma orario che entrerà in vigore la prossima settimana.

Per cercare di chiarire la vicenda, abbiamo incontrato il dirigente scolastico, professor Luigi Frati, al quale abbiamo chiesto delucidazioni.

Com’è maturata la decisione di riaprire la vostra palestra per le attività extrascilastiche serali superando le incomprensioni con la Provincia, proprietaria dell’impianto?

«A seguito della nota della Provincia di Ancona dell’agosto scorso – spiega Luigi Frati -, in riferimento alla possibilità di affidare in uso temporaneo le palestre degli istituti scolastici, l’Istituto di istruzione superiore Galileo Galilei ha proceduto all’implementazione di una procedura applicando i principi di concorrenza, di imparzialità, di non discriminazione, di pubblicità e trasparenza e attraverso la pubblicazione di un avviso pubblico di manifestazione di interesse».

Il dirigente scolastico dell’Iis Galileo Galilei, Luigi Frati

In altri istituti della città, però, la situazione resta bloccata, mettendo in difficoltà centinaia di persone che vogliono fare attività sportiva, non pensa che questo sia assurdo visto il valore educativo, sociale e salutare che lo sport dovrebbe avere?

«L’Iis Galilei di Jesi sin dall’anno scolastico 2019/2020 si è dotato di un Piano strategico per l’educazione ambientale e la sostenibilità e porta avanti da anni il Progetto Benessere rivolto a tutta la comunità scolastica (corsi di pilates per il personale docente e non, corsi di meditazione per gli alunni, sportelli di ascolto, ecc.), per cui noi abbiamo ritenuto doveroso mettere a disposizione del territorio gli impianti sportivi nel periodo di non utilizzo didattico. Siamo anche Scuola Ambasciatrice del Parlamento Europeo in Italia e Scuola Amica Unicef, per cui crediamo nel concetto di educazione di qualità che rappresenta uno dei diritti fondamentali e inalienabili della persona, sancito nell’art. 29 della Convenzione sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza».

Sbagliamo se diciamo che si tratta di un caso di eccesso di burocrazia tutto italiano, che usando un po’ di buon senso, come ha fatto lei, si poteva superare?

«Personalmente ritengo che Educazione e Sport, enunciati con la maiuscola, rappresentino un binomio fondamentale. Oggi è importante che la scuola in qualità di presidio educativo e formativo del territorio, cerchi alleanze anche con le istituzioni sportive. Lo sport rappresenta la terza agenzia educativa dopo la famiglia e dopo la scuola per cui, non appena espletate tutte le procedure per consentire l’avvio dell’anno scolastico, il nostro Istituto ha proceduto con gli adempimenti opportuni per l’affidamento dell’utilizzo temporaneo della palestra».

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