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Castelbellino Inaugurata “La Casa di Marco”: spazio di inclusione e di crescita

Un luogo dedicato all’incontro, al dialogo e al supporto della comunità, intitolato al Patrono, hanno partecipato numerosi cittadini e autorità locali

Castelbellino – Un luogo di incontro, dialogo e supporto per la comunità: è questo lo spirito che ha animato l’inaugurazione della Casa di Marco, che prende il nome del patrono San Marco, sabato 28 settembre, in un pomeriggio presentato da Beatrice Testadiferro.

Situata nel cuore del borgo, all’interno della chiesa di San Marco Evangelista, la casa parrocchiale è stata ristrutturata e riaperta grazie all’impegno di un gruppo di volontari e del parroco don Paolo Tomassetti.

Il progetto della Casa di Marco è stato pensato per offrire uno spazio multifunzionale, destinato non solo alle attività delle associazioni locali, ma soprattutto come luogo di accoglienza e crescita per i giovani.

La parrocchia ha infatti sottolineato l’importanza di creare percorsi educativi che possano favorire il benessere e l’inclusione sociale, con l’obiettivo di contrastare fenomeni di disagio come isolamento, bullismo ed emarginazione.

«Sarà uno spazio dove sviluppare competenze, rafforzare il lavoro di squadra e promuovere l’innovazione», ha dichiarato il parroco don Paolo Tomassetti da appena un anno insediato nella parrocchia di Castelbellino, evidenziando come questo luogo possa diventare un punto di riferimento per la comunità.

La cerimonia inaugurale è iniziata intorno alle 17.30 con il concerto del coro parrocchiale di San Marco Evangelista, diretto da Francesco Sardiello, che ha celebrato il suo decimo anniversario con un’esibizione intitolata “10 anni di fede, passione e canto”.

Il coro, nel corso degli anni, ha accompagnato le celebrazioni liturgiche e diversi momenti comunitari e l’evento di sabato è stato un’occasione per ringraziare i coristi per il loro prezioso contributo.

Inaugurata la mostra fotografica “Verbum imago factum est”, con gli scatti di Luciano Giuliodori e i testi dello scrittore Vittorio Graziosi. Le immagini hanno offerto un suggestivo racconto visivo e spirituale, invitando i presenti a riflettere sul potere evocativo della fotografia.

Il momento tanto atteso: l’apertura ufficiale della Casa di Marco, alla quale hanno presenziato i Sindaci di Castelbellino, Andrea Cesaroni e di Cupramontana Enrico Giampieri.

«Quando la casa famiglia era chiusa – ha affermato il sindaco Andrea Cesaroni – era triste vedere questo bellissimo centro storico vuoto e inanimato, questa nuova Casa di Marco porterà vivibilità al nostro paese e come Sindaco non posso che essere contento di tutto ciò»

Questo taglio del nastro ha restituito alla parrocchia un luogo che per anni ha avuto funzioni diverse.

Tra il 2004 e il 2019, la Casa di Marco ha ospitato la casa famiglia “Cinque pani e due pesci” della comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi, e successivamente affidata all’associazione Oikos di Jesi guidata da don Giuliano Fiorentini. Ora, con il ritorno sotto la gestione parrocchiale, la casa diventa nuovamente un bene al servizio di tutti.

Don Paolo Tomassetti ha voluto ringraziare tutti coloro che, con il loro impegno e la loro dedizione hanno contribuito alla ristrutturazione e alla riapertura di questo luogo anche simbolico, auspicando che diventi un punto di riferimento per le future generazioni.

«Sono stati mesi molto intensi, chi haprestato manodopera, chi professionalità, chi un piccolo contributo economico, è veramente bello vedere il coinvolgimento di tante persone legate al territorio, al paese, si concretizza un sogno».

Un ringraziamento particolare a Cristiano Campolucci, ingegnere che ha seguito la realizzazione della Casa di Marco, Gianluca Mazzarini, presidente della Pro Loco di Castelbellino e allAnfi Marche Aps (Associazione nazionale finanzieri in congedo).

«Alcuni soci hanno segnalato che la parrocchia stava ristrutturando un immobile per trasformarlo in un ostello ma necessitava di aiuti economici per completare il progetto. La richiesta è stata presentata all’attenzione del Direttivo dell’Associazione, che ha incontrato il parroco, don Paolo Tomassetti. Quest’ultimo ha spiegato che mancava ancora il portone d’ingresso per ultimare i lavori. Dopo aver ricevuto un preventivo di 2.000 euro da un falegname, il Direttivo ha deciso all’unanimità di donare il portone, incaricando l’artigiano e utilizzando i fondi provenienti dal 5×1000».

Dopo la visita, la festa è proseguita in uno stand gastronomico, organizzato dalla Pro Loco di Castelbellino, che ha offerto ai presenti un momento di convivialità.

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