Fabriano Crisi elettrodomestico, la Fiom chiede convocazione del tavolo al ministero

Fabriano – Nuova presa si posizione della Fiom a pochi giorni dall’incontro che in città ha visto istituzioni e sindacati discutere sulle problemetice di Beko, Fedrigoni e del mondo del lavoro tutto.

Secondo la Fiom infatti il distretto starebbe per entrare nel terzo anno di contrazione strutturale dei mercati. “Una crisi di questa portata non ha precedenti negli ultimi decenni”.

Decisa poi la presa di posizione del responsabile sindacale per il territorio Fabrianese, Pierpaolo Pullini, che commenta così.

«Non accennano a migliorare le condizioni del settore dell’elettrodomestico: anche nell’ultimo trimestre del 2024 non sembra ci si trovi davanti ad una ripresa delle vendite: aumenta solo l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, sia ordinari che straordinari, ai quali sta facendo ricorso anche l’Electrolux, con cui è programmato un incontro nazionale l’8 di ottobre per l’accordo sulla solidarietà. C’è il rischio di collasso dell’intero settore su cui si basa l’intero comparto industriale del fabrianese: contrazione della domanda, aumento dei costi, crollo delle marginalità, rischiano di portare le imprese a mettere in campo azioni molto pesanti».

«In questo contesto la riorganizzazione della multinazionale Beko Europe deve essere assolutamente accompagnata dal tavolo ministeriale di cui ancora non abbiamo la convocazione. Dopo l’incontro della scorsa settimana con la Regione Marche e la sindaca di Fabriano, è stata inviata una nuova richiesta di incontro al ministero ma il tavolo che era stato promesso per il mese di settembre, non è stato ancora convocato. La Fiom di Ancona – prosegue Pullini – ritiene irrimandabile l’apertura di questo confronto nel quale il Governo deve dire quelle che sono le proprie prospettive industriali per il mantenimento degli asset strategici in Italia».