Segui QdM Notizie

Cronaca

Fabriano Giano, chiusura shock: «Lo abbiamo scoperto dai giornali»

Le persone coinvolte nell’operazione sono 195, divise tra lo stabilmento di Fabriano e quello di Rocchetta

Fabriano – Dopo l’annuncio di Fedrigoni dell’uscita dal business dell’ufficio con la conseguente chiusura di Giano, cresce la preoccupazione tra i 195 lavoratori coinvolti dal possibile rischio esuberi.

La notizia diffusa dall’azienda nella mattinata di ieri è arrivata inaspettata tra i lavoratori: «Lo abbiamo scoperto dai giornali».

Il timore di una decisione di questo tipo era nell’aria, con i lavoratori che sospettavano che prima o poi un passo del genere sarebbe stato compiuto da Fedrigoni.

Le persone coinvolte nell’operazione sono 195: gli addetti alla produzione di carta per l’ufficio, manutenzione e gestione di materialie spedizionidello stabilimento di Fabriano (la sola macchina continua F3), l’unità di trasformazione del vicino sito di Rocchetta (il reparto di taglio), e gli impiegati di Giano.

Nella nota stampa diffusa da Fedrigoni nella mattinata di ieri, le motivazioni, con una decisione è presa dopo due anni “Di ricerca infruttuosa di partner disposti a investire su Giano per rilanciarne la competitività”.

Sorpresi anche i sindacati che hanno accolto con estrema sorpresa e preoccupazione l’uscita di Fedrigoni dal business dell’ufficio.

Proprio nel momento della diffusione della nota di Fedrigoni l’incontro tra l’azienda e le sigle sindacali, con la conseguente comunicazione delle decisioni prese.

Annunciata alle sigle sindacali la procedura per il licenziamento collettivo di 195 addetti, una decisione che coinvolge non solo la produzione di carta per ufficio, ma anche i settori della manutenzione, della gestione dei materiali e delle spedizioni presso lo stabilimento di Fabriano, nonché la cessazione del vicino sito di Rocchetta.

Netta la presa di posizione di Slc, Fistel, Uilcom e Ugl Chimici che hanno respinto queste informazioni, riconoscendo l’impatto devastante sulle vite dei lavoratori.

Le organizzazioni sindacali hanno richiesto immediatamente un tavolo di confronto, fissando un incontro per l’8 e il 9 ottobre.

Assemblee negli stabilimenti, con i sindacati che metteranno in atto tutte le azioni possibili per contestare la liquidazione della società Giano, poiché la chiusura totale dello stabilimento di Rocchetta e parziale di Fabriano rappresenta una vera e propria minaccia per i posti di lavoro e per il futuro del gruppo.

Inoltre, sarà indetto immediatamente uno stato di agitazione per tutto il gruppo, un campanello d’allarme non solo per i lavoratori dei siti coinvolti, ma per tutti quelli di Fedrigoni in Italia.

© riproduzione riservata

News

Questi contenuti sono realizzati dalla redazione di QdM Notizie.
Sei interessato a diffondere i nostri articoli o collaborare con noi?
Scrivici a [email protected]