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Cronaca

Jesi Cinema, nuova produzione in città: proposta una parte anche a Mel Gibson

“Il principe della Follia” per la regia di Dario D’Ambrosi, riprese ai primi del prossimo anno, cast d’eccezione del quale dovrebbe far parte anche la star statunitense

Jesi – E’ in uscita in 150 sale italiane, tra cui anche Jesi, con il film “Io sono un po’ matto e tu?”, del regista Dario D’Ambrosi che, con l’anno nuovo, arriverà nella nostra città per dare il via alle riprese del suo prossimo film dal titolo Il principe della Follia per il quale già pensa di coinvolgere un cast d’eccezione e proporrà una collaborazione anche a Mel Gibson, notissimo attore statunitense, ma anche regista, produttore cinematografico, sceneggiatore, doppiatore, con cui ha già lavorato in altre occasioni.

Fondatore del teatro patologico, Dario D’Ambrosi, che ha già preso contatti con l’Amministrazione comunale jesina per l’organizzazione delle riprese, è ideatore del progetto scientifico “From pain to positive emotion“, presentato all’Onu il 3 dicembre scorso, che studia gli effetti neurologici della teatro-terapia sugli utenti disabili tramite l’uso di neurofeedback, monitorando apprendimento, memoria e benessere fisico.

Per la produzione di Notorious Pictures, il film – in uscita nelle sale il 7, 8 e 9 ottobre – infatti si avvale di un cast di noti attori italiani: Claudio Santamaria, Raoul Bova, Stefano Fresi, Claudia Gerini, Edoardo Leo, Vinicio Marchioni, Marco Bocci, Stefania Rocca, Riccardo Ballerini, Domenico Iannacone e lo stesso Dario D’Ambrosi, che lavoreranno poi con 30 attori disabili della Compagnia Stabile del Teatro Patologico per creare un’opera unica nel cinema italiano, e parte dell’incasso sarà utilizzato proprio per finanziare il progetto.

I dati raccolti aiuteranno psichiatri e psicologi a migliorare i trattamenti, con l’obiettivo di ridurre o modificare l’uso di farmaci per determinate patologie.

Sulla scia di un cinema d’avanguardia il regista, grazie alla collaborazione con Marche Film Commission porterà anche a Jesi la sua vivacità creativa e innovativa votata anche all’inclusione della disabilità psichica.

Note sul film in uscita “Io sono un po’ matto e tu?”

Nel film i ragazzi disabili, immedesimandosi con il proprio direttore, cercano di risolvere ansie e paure di personaggi noti che si rivolgono a loro, cercandoli nei più diversi luoghi della città, dalle scuole alle palestre. Può capitare così, ad esempio, di vedere Claudio Santamaria in preda all’ossessione, oppure Raoul Bova insonne, o Claudia Gerini vestire i panni di una ludopatica

Gli attori professionisti confessano con ironia e sincerità i propri tic e le proprie manie sperando che questi tutor psichiatrici riescano a risolverli, affrontando così problemi e disturbi che riguardano la vita quotidiana di ognuno di noi.

Il regista e autore Dario D’Ambrosi ha fondato nel 1992 il Teatro Patologico per aiutare le persone con disabilità mentale a trovare il modo di comunicare e di uscire dall’isolamento proprio attraverso la teatro-terapia, per cercare di integrarsi e vivere una vita simile a qualsiasi normodotato.

«L’unicità del film non risiede solo nei suoi nomi di spicco – afferma il regista – ma anche nella partecipazione di 30 attori disabili membri della Compagnia Stabile del Teatro Patologico. Questa combinazione di talento e inclusione rende il progetto un esempio straordinario di come l’arte possa servire a scopi sociali e terapeutici. Io sono un po’ matto… e tu? non è solo un film; è un’opera che solleva questioni fondamentali sul modo in cui percepiamo e trattiamo la disabilità psichica. Il film ha come obiettivo primario quello di sensibilizzare il pubblico su questo tema, spesso trascurato o stigmatizzato».

Il Teatro Patologico a Roma è un luogo dove, grazie alla teatro-terapia, ragazzi e ragazze con disabilità mentale e le loro famiglie tentano di uscire dall’isolamento della loro condizione per vivere una quotidianità normale.

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