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Cronaca

Jesi Via i piccioni dalla città, la soluzione con il metodo tedesco

L’assessore all’ambiente Alessandro Tesei in Germania per una serie di incontri sull’innovativa tecnica che ha già dato ottimi risultati, drastica diminuzione della popolazione urbana di volatili

Jesi – Il problema dei troppi piccioni in centro storico con la conseguente invadenza di guano, come è facile notare nelle vie, nei luoghi, sugli edifici, con tutto quello che comporta in fatto di igiene e decoro – chiedere ai residenti – potrebbe trovare finalmente una risposta rappresentata da una… torre.

Come? Ce lo ha spiegato l’assessore all’ambiente Alessandro Tesei in procinto di partire per la Germania, Augsburg e la città gemellata di Waiblingen, l’8 e il 9 ottobre prossimi, affiancato da due tecnici comunali per una serie di incontri sull’argomento.

La mission, per esaminare da vicino una soluzione innovativa e non violenta nei confronti dei volatili la cui presenza molto elevata in città diventa sempre più ingestibile.

Questo tipo di soluzione, dunque, già messa in atto con successo in diverse città tedesche, si propone come una valida alternativa ai metodi tradizionali finora sperimentati in Italia, che non hanno portato a risultati concreti.

Il sistema si basa su una torre costruita fuori dal centro abitato, progettata per attirare i piccioni offrendo loro cibo e riparo, elementi che, una volta installati, porteranno i volatili a lasciare le aree urbane, usate solo per nidificare – e di siti ce ne sono a bizzeffe – , e stabilirsi in campagna, dove avranno in un unico posto sia cibo che riparo.

L’idea centrale è quella di creare un luogo adatto dove i possano vivere, evitando danni alle città, senza ricorrere a soluzioni estreme come l’eliminazione degli animali stessi.

«Non si tratta di scacciarli o ucciderli, ma di farli allontanare naturalmente dai centri urbani», ha affermato l’assessore.

Il metodo ha già dimostrato la sua efficacia in Germania, dove molte grandi città lo hanno adottato, da qui l’idea di raggiungere, insieme ai tecnici comunali, la città di Augusta, che è stata una delle prime città tedesche a sperimentarlo anni fa.

Durante la visita si avrà l’opportunità di osservare da vicino il funzionamento delle strutture e capire meglio i dettagli tecnici e operativi. La visita sarà estesa anche alla gemella Waiblingen, dove il sistema ha portato a una drastica riduzione della popolazione di piccioni in modo completamente sostenibile.

«Uno degli aspetti più interessanti di questa soluzione è la possibilità di controllarne la popolazione attraverso la gestione delle uova – ha spiegato Alessandro Tesei -. Una volta che i piccioni si stabiliscono nella torre è possibile monitorare la crescita della popolazione e, sostituendo le uova vere con uova finte, ridurre il numero di nuovi nati senza dover ricorrere a metodi violenti». 

L’assessore ha spiegato, inoltre, che questo approccio è stato una scoperta inaspettata durante una precedente visita in Germania, quando ha notato l’assenza di piccioni nelle città visitate e la loro estrema pulizia.

«È stata una rivelazione vedere che avevano affrontato e risolto il problema in modo così efficace», ha affermato.

La visita in Germania servirà anche a capire le complessità tecniche e amministrative legate all’implementazione di questa soluzione in città.

L’assessore ha sottolineato che, sebbene il progetto sembri semplice in apparenza, ci sono dettagli da verificare, procedure da tenere ben presenti, normative da rispettare, disponibilità di aree per installare le torri.

La trasferta2.700 euro l’esborso dalle casse comunali – sarà fondamentale per valutare la fattibilità di portare il metodo tedesco anche a Jesi.

Se si giungerà al nihil obstat, Jesi potrebbe essere una delle prime città in Italia ad adottare questa soluzione all’avanguardia per risolvere un annoso problema in via definitiva.

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