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Cronaca

Jesi Ponte San Carlo, prima gettata di cemento sopra l’armatura

Concluse da pochi giorni le operazioni di saldatura da lunedì scorso l’intervento partito dal centro dell’infrastruttura in direzione Minonna, poi dal centro verso la città

Jesi Prima gettata di cemento sul nuovo Ponte San Carlo sopra l’armatura del manto stradale che la scorsa settimana era in fase di completamento con le saldature conclusive.

Nelle settimane precedenti le maestranze avevano lavorato alla posa delle lastre di calcestruzzo prefabbricate, le predalles.

Da lunedì sono partite le gettate di cemento, a cominciare dal centro del ponte per estendersi verso i due lati, prima verso il quartiere di Minonna, poi dal centro in direzione Jesi.

I primi di agosto si era concluso il montaggio dei quattro conci di carpenteria metallica sui piloni a Y che formano la struttura orizzontale del ponte, collegando nuovamente il quartiere di Minonna alla città, poi l’armatura e il getto del solaio che costituiscono la struttura della sede stradale.

Tappe che si susseguono velocemente e danno forma e consistenza alla nuova infrastruttura che, come riferito dall’Amministrazione nell’ultimo incontro con la cittadinanza del 5 giugno, sarà consegnata entro dicembre 2024.

Rispetto alla data di scadenza iniziale, fissata per luglio di quest’anno, infatti, i lavori sono slittati di alcuni mesi suscitando il malcontento dei residenti che speravano di poter tornare alla normalità e alla circolazione stradale sul ponte già a partire dall’avvio dell’anno scolastico.

Le trivellazioni dei pali a 32 metri di profondità e il posizionamento delle pile hanno richiesto tempistiche maggiori del previsto, aveva spiegato l’assessora ai lavori pubblici, Valeria Melappioni, definendola la parte più delicata dell’intervento a cui avrebbero fatto seguito i lavori fuori terra che sarebbero proceduti in maniera più spedita e garantendo l’assiduo controllo degli uffici sul lavoro delle maestranze della ditta, per fare in modo che il ponte sia riconsegnato alla città entro dicembre.

Concomitante alle recenti gettate di cemento la chiusura per completa ristrutturazione dell’autolavaggio, ultimo punto di contatto tra il quartiere di Minonna e il ponte in costruzione, balcone sul fiume Esino ma anche punto di osservazione privilegiato sui lavori, baluardo del pellegrinaggio quotidiano dei residenti che controllavano scrupolosamente l’operato delle maestranze e l’avanzamento degli interventi e che ora dovranno traslocare altrove non essendo più possibile accedere all’area.

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