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Cronaca

Jesi Accesso pedonale al Boario: le auto continuano a passare

Nonostante i divieti di transito, sosta e fermata il via vai prosegue indisturbato ed è chi proprio ha diritto a transitare di lì che deve cedere il passo

Jesi – La legge del più furbo continua a regnare sovrana al Campo Boario, dove le segnalazioni, le proteste dei residenti e i divieti sembrano avere lo stesso valore della carta straccia.

La sosta selvaggia di auto dentro il parco persiste, alla faccia di chi si comporta in modo civile – e ce ne sono -, continuando a fare i propri comodi.

Il punto focale del problema è l’accesso pedonale che conduce nell’area verde da Viale don Minzoni e al campo sportivo della scuola calcio: un sentiero stretto, destinato a pedoni, ciclisti e carrozzine, unici mezzi ammessi al transito, da segnaletica, quelli di soccorso. Ma non è così per diversi automobilisti che hanno deciso di trasformarlo in una scorciatoia personale perlopiù quando devono recarsi proprio alla scuola calcio a lasciare o prendere i piccoli atleti – figli e nipoti – che la frequentano.

E chi rispetta le regole? Costretto a fermarsi, mettersi di lati, e far passare chi non dovrebbe neppure essere lì.

«Non è giusto, ogni giorno c’è chi ignora le regole come se non esistessero, nell’indifferenza totale del rispetto», sbotta un residente.

Con l’inverno alle porte, la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente. I primi segnali di pioggia e quei genitori che, fino a poco prima, hanno lasciato i loro figli ad allenarsi, non vorranno certo farli bagnare ulteriormente facendo loro percorrere quei pochi metri per raggiungere l’auto all’imbocco del sentiero pedonale.

L’ironia non sfugge ai residenti: «Se i bambini possono allenarsi sotto la pioggia, non capisco perché non possano fare due passi per raggiungere la macchina fuori dal parco!».

Ma sembra che l’urgenza di arrivare proprio davanti al cancello del campo sportivo superi ogni logica.

I cartelli di divieto di transito e di sosta e fermata sono lì, ben visibili all’ingresso del passaggio, ma a quanto pare non serve a molto. Forse qualcuno pensa che sia puramente decorativo.

Alcuni suggeriscono soluzioni tampone.

«Mettiamo una transenna». E se così fosse dovrebbe non essere fissa, per non ostacolare eventuali mezzi di soccorso.

Ma siamo sicuri che servirebbe?

A giudicare dalla creatività di certi automobilisti, probabilmente la sposterebbero senza battere ciglio. Perché no? In fin dei conti, in questo pezzo di città, sembra che ognuno possa fare un po’ quello che vuole.

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