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Falconara Per i fossi San Sebastiano e Cannetacci ci sono quasi 4 milioni

Chiuso il bando, fondi regionali, solo con dragaggio e allargamento Castelferretti più sicura di fronte al pericolo alluvioni

Falconara – La soluzione ai tanti, troppi problemi che angustiano Castelferretti quando cade una pioggia intensa e continua?

Gli interventi per scongiurare gli eventi drammatici che hanno colpito la popolosa frazione di Falconara lo scorso 19 settembre e che sabato scorso sembravano potersi ripresentare?

La sindaca Stefania Signorini è sicura e non lo nasconde: «E’ assolutamente necessario allargare e dragare gli alvei dei due fossi San Sebastiano e Cannetacci – dice – con lavori ad hoc come è stato fatto per i fossi Liscia e Rigatta»

La Sindaca parla anche di competenze sull’esecuzione dei lavori e di risorse approntate.

«Questi lavori per l’ampliamento del letto dei fossi – afferma– non sono di competenza comunale ma della Regione e del Consorzio di Bonifica e infatti sono stati stanziati per questi interventi ben 3 milioni e 900mila euro di fondi regionali».

La Sindaca puntualizza il suo ruolo e quello dell’Amministrazione comunale.

«Monitoriamo costantemente anche attraverso il Centro operativo comunale la situazione e il mio impegno in prima linea è sempre massimo, soprattutto quando si creano emergenze. Le competenze, però, sono degli altri enti. Io mi sto confrontando quotidianamente con l’assessore all’ambiente Stefano Aguzzi che è sensibile alle problematiche e mi assicuro che i tempi degli interventi vengano mantenuti».

Il percorso da seguire, però, coinvolge Regione e Consorzio di Bonifica.

«E’ stato indetto un bando di gara per individuare la ditta che eseguirà gli interventi sul Cannetacci e il San Sebastiano – prosegue la Sindaca – e il bando è stato chiuso il 17 ottobre. E’ quindi imminente l’aggiudicazione della gara e poi i lavori partiranno subito. Dopo gli interventi effettuati alle vasche di espansione, i lavori di ampliamento dei fossi Cannetacci e San Sebastiano rappresentano la chiusura del cerchio e garantiranno un livello di sicurezza molto alto per Castelferretti, toccata troppe volte dal dramma dell’alluvione. Per quel che riguarda il Comune noi abbiamo pulito la parte bassa dei fossi, ora la competenza della parte alta spetta alla Regione e al Consorzio come è stato fatto per i fossi Liscia e Rigatta che hanno retto molto bene alla grande quantità di acqua piovuta e scesa dalla collina».

Stefania Signorini evidenzia anche gli interventi per la popolazione colpita dall’alluvione.

«Oltre a distribuire i sacchetti di sabbia, abbiamo deciso interventi significativi: come il congelamento della Tari che può essere rateizzata, con gli istituti bancari che si sono resi disponibili per bloccare la rata del mutuo e anche per prestiti con tassi di interesse agevolati. Anche Rete ferroviaria italiana e Attnas devono fare la loro parte effettuando la pulizia dei fossi di loro competenza».

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