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Fabriano “Voices”, il nuovo progetto musicale di Giovanni Ceccarelli

Insieme a Ceccarelli anche Andrea Dulbecco al vibrafono, Salvatore Maiore al contrabbasso e Paolo Orlandi alla batteria

Fabriano – Nuovo progetto musicale per il pianista fabrianese Giovanni Ceccarelli.

“Voices”, questo il nome della band e del disco è formato anche da altri tre grandissimi del panorama jazz tricolore: Andrea Dulbecco al vibrafono, Salvatore Maiore al contrabbasso e Paolo Orlandi alla batteria.

Il disco, uscito ieri 25 ottobre tramite l’etichetta francese Paralles, è un viaggio nel mondo della musica e delle sue tantissime forme. Ispirazioni mediterranee, echi del Brasile e richiami alla tradizione colta europea per disegnare un disco pieno di intensità e forza emotiva.

L’avventura musicale di Giovanni Ceccarelli da tempo si svolge in Francia, ma le origini sono fabrianesi.

Comincia a suonare il pianoforte all’età di sette anni con Maria Grazia Trontino, poi con Nedda Spotti (storica insegnante di storia della musica e di pianoforte) con la scoperta della musica jazz prima di un giro del mondo a servizio della musica.

Esplorazioni che hanno portato Ceccarelli, intorno al 2011 a Beirut, dove avvenne il primo incontro con il batterista Paolo Orlandi.

«Mi trovavo a Beirut perché all’epoca mia moglie, ricercatrice di storia, aveva un posto in Libano – ricorda Ceccarelli – quando ad un certo punto vengo contattato da Paolo Orlandi che da New York si stava spostando a Beirut anche lui per esigenze lavorative della moglie. Ci siamo così conosciuti, una collaborazione e poi l’amicizia che prosegue pure oggi. Da questo primo incontro poi sono successe molte cose, compresa la formazione della band con Dulbecco e Maiore».

Più “antico” il rapporto con il contrabbassista Salvatore Maiore e con il vibrafonista Andrea Dulbecco, già amici di Ceccarelli da fine anni ’80, quando frequentavano i seminari di Siena Jazz come “palestra” per affinare le loro già grandi capacità sonore.

”Voices” è stata la prima occasione in cui ho potuto collaborare su di un disco con Dulbecco e Maiore. Paolo Orlandi poi è arrivato in Francia, avevamo voglia di registrare qualcosa ed è stato lui a fare il nome di Andrea Dulbecco che a sua volta ha suggerito Salvatore Maiore. Ecco com’è nata la band».

Poi la ricerca di un suono, della capacità di trovare una “voce” comune ad un progetto cercato con forza dal quartetto.

Il progetto risale al 2019, con una serie di video poi pubblicati su YouTube ma poi con l’arrivo della pandemia si è bloccato tutto. Nel novembre dello scorso anno l’accelerazione con la registrazione dei brani e l’interessamento dell’etichetta Parallels con l’imminente pubblicazione.

«Noi diamo molto spazio alla spontaneità – ha proseguito Ceccarelli – e la prima cosa è stata quella di incontrarci, di suonare e di capire cosa potesse emergere. Una cosa però era chiara: volevamo fare un gruppo che suonasse musica propria, originale. Poi tutto si è evoluto in maniera molto naturale, ed ognuno di noi ha portato un colore al suono del gruppo. Pezzi lirici, pezzi ritmici, dolci e spigolosi: alla fine siamo riusciti a creare una grande armonia e ognuno di noi è entrato nella musica dell’altro. Per questo è stato scelto il nome “Voices”: ho pensato fosse un buon nome per una band perché siamo quattro voci dialogano e anche quando interpretiamo un brano diamo spazio espressivo a tutti. C’è un’idea di dialogo costante, non c’è uno strumento solista e c’è pari dignità per tutti».

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