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Cronaca

Jesi Comitato di quartiere Erbarella San Pietro Martire, in attesa di risposte

Ancora silenzio da parte dell’Amministrazione comunale nonostante le segnalazioni e una petizione firmata da 112 residenti su sicurezza e manutenzione stradale

Jesi – La polemica è aperta: il Comitato di quartiere Erbarella San Pietro Martire lamenta la mancanza di riscontri alle richieste di interventi per la sicurezza e la manutenzione stradale.

Alla petizione, firmata da 112 residenti e depositata il 30 settembre, sono seguite numerose email ma, come sottolineano dal Comitato, «ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta».

Tra le criticità evidenziate ci sono strade in condizioni precarie, buche e avvallamenti, assenza di adeguata illuminazione pubblica e pericoli per i pedoni lungo il tratto tra la chiesa Regina della Pace e l’incrocio via Murri – via La Malfa.

«Abbiamo chiesto un confronto per ottenere risposte chiare», affermano.

L’iniziativa del Comitato di quartiere è iniziata quando venne depositata una prima segnalazione, protocollata il 3 giugno, senza però ricevere alcun riscontro. Tuttavia, dal 30 settembre, data del deposito della petizione, nessun rappresentante comunale si è fatto avanti.

Jhonny Pigliapoco, Presidente del Comitato Erbarella San Pietro Martire, a seguito di diverse segnalazioni di criticità ricevute da residenti e commercianti della zona di via Gramsci alta, già dallo scorso giugno aveva provveduto a informare l’Amministrazione comunale chiedendo riscontro in merito.

«Ci impegniamo a fare da portavoce di chi vive quotidianamente disagi nel quartiere ma non solo, ci occupiamo anche di creare momenti di aggregazione e valorizzazione del territorio, con l’organizzazione di eventi come la recente raccolta fondi per il restauro della chiesa di San Marco».

Ora il Comitato, dopo la mail inviata lo scorso 18 ottobre all’assessora Valeria Melappioni, chiede un incontro «per fare il punto sulla situazione relativamente alla segnalazione depositata lo scorso 30 settembre», inoltre anche di «poter avere riscontro puntuale, in forma scritta, sulla programmazione degli interventi previsti nella zona oggetto della segnalazione stessa (via Gramsci alta). Tutto questo nella volontà e nell’intento di consegnare ai cittadini residenti nel nostro quartiere informazioni certe ed esaustive».

(c.l.)

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