Attualità
CHIARAVALLE I GIOVANI E LA COMUNICAZIONE IN QUATTRO SERATE DI CINEMA
30 Giugno 2018
CHIARAVALLE, 30 giugno 2018 – Tra il 1969 ed il 1983 Chiaravalle conobbe una straordinaria stagione culturale e cinefila grazie soprattutto a Giorgio Candelaresi, già consigliere comunale e direttore della biblioteca cittadina, che dal 2016 è divenuto cittadino onorario di Chiaravalle.
Da qualche anno la vocazione cinefila di Chiaravalle viene rinverdita grazie all’assessore alle politiche giovanili e alla cultura Francesco Favi che anche in questa stagione propone “Solit@ri interconnessi” la VI^ edizione della rassegna dedicata ai giovani.
Non a caso, nella serata inaugurale di domani presso il parcheggio dell’ex campo parrocchiale, verrà proiettata una imperdibile video-conversazione inedita con lo stesso Giorgio Candelaresi che portò a Chiaravalle personaggi del calibro di Carlo Verdone, Mariangela Melato, Gian Maria Volontè, Eleonora Giorgi, Alberto Lattuada, Margaret Mazzantini, Tinto Brass, Carlo Lizzani, Damiano Damiani, Marco Bellocchio, Peter Del Monte, Francesco Rosi, Lina Wertmuller, Pupi Avati, Giuliano Montaldo, Dacia Maraini, Riccardo Cucciolla, Morando Morandini.
Verranno proiettati vari contributi audiovisivi e presentati i sei curatori, poi si entrerà nel vivo della rassegna giovedì 5 luglio con “Perfetti sconosciuti”, uno dei film italiani più acclamati e discussi degli ultimi anni.
A presentare il film saranno Enrico Bartolucci e Filippo Costantini. Si proseguirà il 12 luglio quando Giacomo Girolimini e Gabriele Manoni presenteranno “Disconnect”. In chiusura della rassegna, il 19 luglio, Elisa Pasquini e Silvia Raffaeli introdurranno “I love radio rock”, film intelligentemente scanzonato su un bizzarro gruppo di giovani che, per aggirare il proibizionismo musicale imposto alle radio nell’Inghilterra degli anni ’60, allestisce un’emittente pirata a bordo di una nave in acque internazionali.
“In questa rassegna – dice l’assessore Favi – si fondono la centralità dei giovani e la vocazione cinefila di Chiaravalle che dagli anni d’oro di Giorgio Candelaresi arriva fino a noi”.
Gianluca Fenucci
