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AMBIENTE “Contratto del Fiume Musone”, plauso del Wwf

fiume musone

«Auspichiamo che il progetto di mitigazione del rischio non comprometta la natura delle zone interessate»

ANCONA, 11 dicembre 2021 – Giovedì 2 dicembre scorso, presso la sala parrocchiale di San Vittore, il Comune di Cingoli ha portato in discussione nell’assemblea del Contratto del Fiume Musone il progetto di mitigazione del rischio idraulico del Musone, elaborato dal Genio civile, ente regionale competente in materia, che comprende un tratto del fiume lungo circa 10 km, tra il ponte sulla Sp502 a Bachero, al confine tra Cingoli e Staffolo, e la frazione Codarda nelle vicinanze dei confini tra Cingoli, Jesi, Filottrano e Santa Maria Nuova, in un tratto adiacente la Sp3 della Valmusone

Il Wwf esprime un sentito apprezzamento al Comune di Cingoli per l’azione virtuosa, tra le prime per la regione Marche, di condivisione e richiesta di indicazioni all’assemblea del Contratto di Fiume, che dimostra la piena comprensione da parte dell’Amministrazione del valore dello strumento quale luogo di condivisione e concertazione con le comunità locali di progetti e interventi sul territorio.

Il Wwf Ancona-Macerata ha partecipato al dibattito con gli interventi di diversi esponenti, che hanno sottolineato la necessità di individuare delle modalità di mitigazione del rischio idraulico ecologicamente meno impattanti, attraverso interventi puntiformi di consolidamento spondale, azioni che favoriscano la naturalità dei luoghi, tramite un taglio selettivo della vegetazione e piccole aree di laminazione.

Dal coinvolgimento della società civile durante il percorso partecipato del Contratto di Fiume è emersa la richiesta di adozione del tratto in questione da parte di una associazione di pescatori (Slm) per l’attuazione di una gestione puntiforme e sostenibile in collaborazione con le associazioni locali, secondo i criteri previsti dalle linee guida del Contratto di Fiume.

Il Wwf ricorda come la normativa nazionale e regionale, le direttive europee e la strategia per la Biodiversità 2030 chiedono un approccio alla mitigazione del rischio idraulico che conservi le valenze ecologiche dei luoghi e promuova le soluzioni basate sulla natura, indispensabili per la resilienza ai cambiamenti climatici e la prevenzione degli eventi di dissesto territoriale.  

Il Wwf Marche auspica vivamente che non vengano ripetute le modalità di taglio della vegetazione e movimentazione del suolo ecologicamente molto impattanti, già avvenute nelle scorse settimane per il fiume Potenza, che comprometterebbero la naturalità del tratto di fiume interessato dai lavori e potrebbero vanificare il pregevole lavoro svolto dalle associazioni per la creazione dell’area didattico-ricreativa “Il Fiume Incantato”.

Wwf Ancona – Macerata

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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