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APIRO Isolamento e Covid-19: il Teatro di Onisio e la resilienza di Frida Kahlo

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Fiorenza Montanari: «Ci si chiede se cambierà il modo di vedere gli spettacoli»

APIRO, 4 aprile 2020L’emergenza sanitaria ha stravolto la vita di tutti: tra i settori più colpiti c’è sicuramente il mondo della cultura.

I teatri, insieme alle scuole, sono stati tra i primi a chiudere all’inizio di marzo. Nonostante le difficoltà e i dubbi sul futuro, però, sono tantissimi gli artisti che si sono rimboccati le maniche per raggiungere il loro pubblico e continuare a raccontare storie.

“The show must go on”, celebre canzone dei Queen, è lo stimolo scelto da Fiorenza Montanari del Teatro di Onisio, che gestisce il Mestica di Apiro dove stava andando in scena il ricco e originale programma della stagione “L’attore come atleta del cuore“.

Il teatro Mestica di Apiro

Fiorenza Montanari segue anche una scuola di teatro con ragazze e ragazzi, bambini e bambine di diverse età, da diverse città del territorio, compresa Jesi.

Come stai affrontando con loro questo momento?

«Portare avanti lezioni di teatro online è impossibile, soprattutto se arrivati, come noi, ad una fase prossima alla messa in scena. Una volta la settimana ci sentiamo e propongo attività diversificate a secoda dell’età».

Da tempo in collaborazione con la Libreria Incontri di Jesi, il Mestica mette a disposizione del pubblico libri legati agli spettacoli teatrali.

Anche questa pratica si è fermata?

«No, anzi. Abitando tra due negozi di alimentari e non essendoci una libreria ad Apiro, abbiamo pensato di calare dal terrazzo un cesto con i volumi che ci vengono richiesti. Sicuramente in questo periodo il tempo per leggere non manca».

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Tra le iniziative portte avanti ci sono le letture: è davvero interessante quella realizzata su Frida Kahlo.

Su questa donna avete anche realizzato uno spettacolo teatrale di successo…

«Nel 2015 lo spettacolo “La casa azzurra” è stata una delle nostre prime produzioni: Frida è anche un esempio di resilienza che fa molto riflettere in questo momento. In vita sua ha sofferto moltissimo, sia fisicamente che per via di varie delusioni, ma forte del suo spirito di ribellione e grinta da vendere, Frida Kahlo è sempre andata avanti. Ha trascorso gran parte dela sua vita a letto, subendo interventi e terapie dolorose: il rapporto con la morte è tipico della cultura messicana. Lei diceva di non temerla perchè fa parte della vita stessa e infatti spesso ha ingannato la morte, riuscendo a superare situazioni difficilissime: il suo viso, i suoi colori, le sue opere, la fanno un esempio di resilienza immortale».

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Fiorenza Montanari e Andrea Quatrini in “La casa azzurra”

Una spinta a guardare al futuro con ottimismo: come operatori dello spettacolo avrete aiuti visto che la vostra attività è ferma?

«Nel Cura Italia c’è una voce per gli operatori dello spettacolo ma andrebbe approfondita bene. Nei teatri si lavora con progetti a lungo termine, tanti lavori in questo momento non sappiamo come sarà possibile recuperarli. In questo momento il mondo del teatro si sta interrogando su molti aspetti: il teatro in streaming ha delle opportunità ma toglie la magia che è l’arte del “qui ed ora”. Tra i tanti dubbi ci si chiede se il teatro risentirà di questi cambiamenti sociali, se ci sarà davvero voglia di stare insieme o se cambierà anche il modo di vedere gli spettacoli».

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Eleonora Dottori

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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