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Attenzione a non fare questi errori colossali durante una partita di poker

Attenzione a non fare questi errori colossali durante una partita di poker

Il poker non è solo fortuna. E chi lo dice, probabilmente, o è rimasto scottato da qualche partita in particolare, oppure non ha ben chiaro cosa voglia dire cominciare a entrare nel mondo delle carte.

Per questo, è fondamentale non fare alcuni errori colossali durante la partita, errori che potrebbero costare carissimo in termini economici.

Non controllare il proprio stato psicologico

Molti giocatori di poker professionistici vanno da uno psicologo, per riuscire a tenere a freno tutte le emozioni, positive o negative che siano, durante una partita.

Ovviamente, andare da uno psicologo è esagerato all’inizio, soprattutto per chi è agli inizi e si sta dilettando a trovare i migliori giochi da casinò certificati ADM su Dobet.it o si diverte a trascorrere una serata con gli amici giocando a poker.

Però, in ogni caso, bisogna imparare a gestire le sensazioni che si hanno in partita. Il corpo parla, e anche un semplice sguardo di troppo può voler dire tanto.

Va da sé che se l’avversario che capisce cosa stai provando, può provare a ‘giocare’ sulle tue emozioni e a vincere.

Non avere il coraggio di passare

Questa è una prerogativa che hanno tante persone. Non si tratta solo di principianti, ma anche di persone che hanno una discreta esperienza.

Il ragionamento è sempre lo stesso: “Non devo passare perché, appena passo, esce sicuramente la carta buona”.

Un ragionamento del tutto legittimo che può essere fatto. Però, a conti fatti, se si applica un briciolo di razionalità, si può notare come sono più le volte che – in condizioni sfavorevoli – esce la carta ‘inutile’ piuttosto che la carta utile.

Non si è robot, è comprensibile. È proprio l’essere umano che è fatto di emozioni e sensazioni.

Però, a parte farsi guidare dal proprio istinto – ma non sempre – è assolutamente indispensabile riuscire a ‘leggere’ le situazioni e capire quando è il momento di passare e quando, invece, è il turno di osare.

Giocare al di sopra delle proprie possibilità

L’aspetto economico è fondamentale. Molte volte, presi proprio dalla foga di voler recuperare i soldi che si sono persi nella partita precedente, giocatori anche esperti mettono mano al portafoglio e giocare all’infinito.

Almeno, finché mentalmente non si è provato a recuperare qualcosa. Ebbene, questo è un errore clamoroso che non deve e non può essere fatto.

Il motivo principale è proprio l’aspetto psicologico. Quando c’è una situazione da recuperare, una situazione d’ansia, di rabbia, un desiderio che non viene soddisfatto, la mente umana non è tranquilla e non riesce a prendere posizioni nel pieno del proprio potere.

Un po’ come quando si è arrabbiati e si dicono/fanno cose che lucidamente non si sarebbero nemmeno pensate.

Ed è proprio questo il punto: bisogna giocare tranquilli, sereni e porsi un limite – anche mentale – che non si deve transigere.

Ad esempio, si deve cominciare con l’idea di poter perdere massimo una cifra prestabilita e se si arriva alla cifra pensata, allora si deve abbandonare il tavolo.

Senza pensare ai soldi persi, perché ogni partita fa storia a sé. Questo vale nello sport e nel poker.

Occhio ai bluff

Quando c’è un partecipante nuovo, è necessario fare attenzione ai bluff che può fare.

Non lo si conosce e, quindi, è probabile che per sviare tutti i giocatori all’inizio, inizi a far credere di avere delle carte ottimali. Però questo è un qualcosa che non può durare nel tempo.

I bluff non possono e non devono essere fatti sempre perché, poi, gli altri cominciano a capire lo stile di gioco e non abboccano al bluff.

Oltretutto, se non si limita il comportamento non verbale, si rischia di essere scoperti in un secondo poiché, magari, quando si fa un bluff, ci si tocca i capelli.

Quindi, bluff sì ma con attenzione e parsimonia, altrimenti, si riveleranno un boomerang.

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