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Basket Il Chiaravalle trionfa e torna in Serie D

Grande soddisfazione per la Società del presidente Gianluca Pergolini, del vice Federico Filonzi e della parte storica della Don Leone Ricci: ennesima promozione per coach Andrea Riciputi

Chiaravalle“E alla fine trionfo fu!”. A distanza di tanti anni dall’ultima apparizione, nella prossima stagione il Chiaravalle Basket tornerà a disputare la Serie D – Divisione Regionale 1 -, un campionato superiore conquistato sul campo con sudore, spirito di sacrificio e tanta voglia di piegarsi sulle gambe e scivolare.

Il forte desiderio di vincere si è visto soprattutto dopo lo 0-1 casalingo della serie finale quando c’era la sensazione che il sogno potesse interrompersi.

«Ma non con questo gruppo, non con questi ragazzi – dice il vicepresidente Federico Filonzi – e soprattutto non con questo staff tecnico e dirigenziale. Non me ne voglia chi ha già fatto questo accostamento ma, con l’ennesimo campionato in tasca e proprio nella settimana della finale di Champions, il nostro “Carletto Ancelotti”, alias Andrea Riciputi, ha messo un’altra perla nella sua collana di campionati vinti, godendosi l’ennesimo meritato sigaro della vittoria con i suoi ragazzi. E sottolineo suoi. Sì, perché questa squadra aveva tanto della sua impronta addosso, non solo tecnicamente, quanto nel non mollare anche se si era a un passo dal baratro. Come nell’indole di tanti ragazzi, giovani e non, che l’hanno seguito: Josh, Chris, Jacques, Ramiro, Edo, Ale, Sergio, Lollo e…tutti!».

Anche Chiaravalle merita un plauso ed un ringraziamento.

«Da una parte perché per quelli che sono “i suoi figli”, Capitan Frittelli, Ciocco, Manu e Raf, è una doppia soddisfazione visto che hanno riportato al piano di sopra i colori che li hanno lanciati, togliendosi un immenso piacere, pieno di orgoglio, dall’altra perché senza un palazzetto così pieno già dalla Regular Season non sarebbe stato possibile vincere, allo stesso tempo non sarebbe stato nemmeno un orgoglio così grande da condividere: la passione è esplosa, anzi, si è riaccesa come ai vecchi tempi. Come quando Robi Mosca ancora non aveva, anche lui, la sua personalissima serie di vittorie (un po’ alla Modric, permetteteci), ma il cerchio non poteva non chiudersi per la squadra che l’ha visto partire e a cui è sempre stato legato».

Il viaggio, dicono tutti, è stato bellissimo. Grazie alla Società soprattutto, al presidente Gianluca Pergolini, al suo vice Federico Filonzi e a tutto il suo staff, ma anche alla parte storica della Don Leone Ricci che ha messo a disposizione la struttura in toto per far sì che questo sogno si realizzasse.

«E poi, non ci dimentichiamo tutti i nostri protagonisti occulti – afferma Filonzi – dal dsche vorrebbe pure allenare” Carletto a Massi e Paolo, Francesco, l’ombra di coach Riciputi. Non fermateci aDesso, per Dirla come lo Direbbero i Queen, o il granDe GuiDo MeDa! (la D ovviamente è un riferimento puramente casuale!)».

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