Camerata Picena Bus guasto, l’autista porta in auto gli operai al lavoro

Camerata Picena – Un guasto all’autobus che da Castelferretti arriva a Camerata Picena e due persone che erano a bordo rischiavano di non giungere in tempo utile al lavoro ma un autista sopraggiunto con una Panda aziendale li fa salire a bordo e li porta a destinazione.

E’ accaduto ieri mattina sull’autobus della linea F della Conerobus che collega, appunto, Castelferretti a Camerata Picena. Improvvisamente la navetta dell’azienda con a bordo solo due persone, due operai che dovevano raggiungere Camerata, durante il tragitto ha subito un guasto e si è fermata, senza riuscire a ripartire.

L’autista ha chiamato l’azienda e poco dopo è arrivato sul posto un altro addetto. Ben sapendo che la procedura non rientrava nel regolamento ma pur di aiutare i due operai a bordo del pullman a raggiungere il luogo di lavoro senza accumulare ulteriori ritardi, l’operatore della Conerobus ha pensato a una soluzione di emergenza: li ha fatti accomodare sulla Fiat Panda aziendale e li ha condotti a destinazione, a Camerata Picena.

«Non è una cosa usuale e certo non rientra nei nostri regolamenti – dicono i dirigenti di Conerobus – ma riteniamo che il nostro autista abbia fatto un’azione sociale positiva e a fin di bene. Del resto gli operai che erano a bordo della navetta avrebbero rischiato di far tardi al lavoro non per loro responsabilità».

Quindi, gli autisti della Conerobus spesso vituperati e oggetto di critiche e polemiche questa volta possono ricevere i complimenti degli utenti. Anche superando regolamenti, talvolta anacronistici, si sono fatti carico di aiutare le persone che erano a bordo di veicolo.

Anche Italo D’Angelo, presidente dell’azienda che gestisce il trasporto pubblico locale, e che sta ottenendo risultati lusinghieri alla guida della Conerobus, sottolinea di come si sia trattato di un caso singolare e isolato.

«Gli autisti hanno compiuto un gesto di solidarietà e significativo a livello sociale – dice il Presidente– aiutando due operai a raggiungere il luogo di lavoro».