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Castelplanio “La cura del creato” al Centro di spiritualità Sul Monte

Un centinaio di partecipanti all’incontro incentrato sul tema indicato dal Papa nell’esortazione del 1° settembre scorso: «Spera e agisci con il creato»

Castelplanio – “Spera e agisci con il creato“, è questo il tema indicato dal Papa nella esortazione per il 1° settembre, inizio del tempo del creato. Il Centro di spiritualità “Sul Monte” ne ha fatto oggetto di un’assemblea, svoltasi sabato 31 agosto. Un centinaio di persone, tra adulti e giovani, ha accolto con attenzione i diversi interventi in programma.

A introdurre suor Anna Maria, la direttrice del Centro, ricordando che da qualche anno è stata realizzata una ricerca su elementi della natura che diventano simboli nel pensiero biblico e di Gesù.

«Sono chiari a tutti i simboli del pane, del vino, dell’acqua, dell’olio, del miele. La nostra è stata una ricerca, non una lezione teologica, che partiva dal dato naturale e dal suo problema oggi, il più evidente è di certo quello dell’acqua», ha spiegato. 

«Noi tutti non possiamo fare altro che continuare a incarnare il messaggio cristiano. Questa è cultura. Quest’anno abbiamo chiesto di risuonare su questo messaggio-invito del Papa. E l’abbiamo chiesto anzitutto a Sabina Ortolani, che ha studiato scienze biologiche e che coltiva con passione il cammino nelle colline del nostro territorio, alla scoperta di nuovi sentieri che condivide con il marito Andrea. Per lei è questo l’agire con il creato».

Poi l’intervento del dott. Federico Panfoli, che da 40 anni organizza le attività del gruppo Sanae Vitae, con escursioni di ogni tipo – l’ultima a Santiago – ma anche con incontri riflessivi su aspetti del vivere quotidiano, in questo tempo di difficili relazioni. Negli incontri coinvolge tante persone che, con la loro competenza, tengono accese la consapevolezza e la ricerca.  

Don Paolo Tomassetti, agronomo per studi e prete per vocazione, ha coinvolto il pubblico con il suo entusiasmo e la particolare attenzione su tutti gli aspetti problematici e contraddittori della politica per la terra, che è di tutti. Come dice il Papa, l’impegno per la casa comune è una questione teologica e lo Spirito del Signore sta elaborando un mondo nuovo, anche con la terra.

«La politica non ce la fa – ha ribadito più volte, documentando le promesse non mantenute -. E’ l’ora della società civile che si deve organizzare dal basso e fare scelte di inversione di tendenza dal consumismo ossessivo e comandato».

A concludere il vescovo Gerardo Rocconi, che ha risposto all’obiezione di chi condanna Papa Francesco, perché non parla di Gesù, sottolineando che la Bibbia è piena di “Laudato sì” e Gesù aveva lo sguardo sulla creazione. Ha scelto il pane e il vino (da coltivare) per restare presente con noi.

Ad accompagnare la serata, Celeste Rago, ingegnere di professione e cantante per passione che ha eseguito quattro brani sul creato. Parole molto attuali di cantautori che possono tenere aperta la speranza, insieme a Dolce Sentire di San Francesco.

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