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Castelplanio

CASTELPLANIO “VIA DEI VILLEGGIANTI”: DOPO I MURI DI CASA IMBRATTATA ANCHE LA TARGA DELLA VIA DOVE RISIEDONO 30 RICHIEDENTI ASILO

CASTELPLANIO, 20 gennaio 2017Via Gioco del Formaggio trasformata in Via dei villeggianti.

E chi siano, questi villeggianti, non è difficile da capire perché a circa 200 metri da lì c’è l’immobile che ospita 30 giovani richiedenti asilo provenienti dall’Africa: Senegal, Somalia, Mali, Guinea, Gambia. Da situazioni di vita insostenibili, per loro.

Via Gioco del Formaggio

La scritta sulla targa è recente, pennarello nero, sta di fatto che dopo le polemiche che c’erano state 7 mesi fa relativamente all’ospitalità degli extracomunitari, qualcuno è ritornato a riproporre gli stessi meccanismi di rifiuto.

La scritta intimidatoria dello scorso giugno

Quella volta, lo scorso giugno, a essere stata presa di mira, come si ricorderà, fu proprio la casa stessa, imbrattata all’interno, sulle pareti bianche, dalle scritte “State attenti” e “Castello non vi vuole“.

Ma neanche un mese dopo, a luglio, la cena dell’accoglienza aveva contribuito a sopire gli animi. Una serata di festa alla quale, sotto un tendone di piazza della Libertà, in tanti si erano ritrovati. Anche per conoscersi.

E, adesso, questo rigurgito.

L’immobile che ospita i 30 giovani richiedenti asilo

Tutto tranquillo in questi mesi, da allora, le polemiche si erano calmate non ci sono stati problemi da nessuna parte – dice il sindaco Barbara Romualdi –  e sono propensa a credere che si tratti di un’azione sconsiderata. Comunque, un gesto deprecabile e da condannare. Mi sono attivata affinchè al più tardi domani – 21 gennaio – sia tutto cancellato e la targa ritorni a indicare il vero nome della via”.

Il sindaco Barbara Romualdi

Inoltre, precisa il Sindaco “abbiamo proceduto a dare l’avvio all’iter che prevede il loro impiego in lavori socialmente utili. La disponibilità c’è, il foglio per la sottoscrizione volontaria lo abbiamo mandato e stiamo aspettando che l’associazione che gestisce, Incontri per la democrazia, ci faccia pervenire le adesioni. Sicuramente è un momento molto difficile, tragico, per tanti italiani, tra i quali anche nostri corregionali, a causa del terremoto che distrugge e della neve che non risparmia altre sofferenze. E qualcuno evidentemente associa questo dramma all’accoglienza degli immigrati. Sicuramente lo Stato deve essere più presente per tutti, anche per quei cittadini che si sentono abbandonati“.

Paola, di Jesi, la proprietaria dell’immobile in questione, è un fiume in piena, “quando mi sono accorta di quella scritta offensiva ho subito invitato gli operatori del Centro a farsi sentire. Anche perché quei ragazzi ospitati sono brava gente, gentili, ma ancora tanto impauriti. Io ogni tanto ci vado, cerco di rendermi utile, se posso, ma credo che bisogna fare di più se vogliamo che si possano integrare“.

(p.n.)

 

 

 

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