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CATERPILLAR Acquaroli: «Inaccettabile, coinvolgeremo Governo e Parlamento»


Ieri una rappresentanza sindacale dei lavoratori è stata ricevuta in Regione dal presidente con l’assessore Aguzzi, presenti i capigruppo di maggioranza e opposizione

ANCONA 14 dicembre 2021 – «La vicenda Caterpillar è sconcertante e inaccettabile sotto ogni logica e ogni profilo. Ho già pronta una lettera per il Presidente del Consiglio e per il Ministro dello sviluppo economico che partirà subito. Quanto accaduto venerdì scorso è un grave precedente che rischia di creare un dramma dal punto di vista sociale ed economico per il nostro territorio nell’immediato e anche per tutta l’Italia in prospettiva» .

«Per questo motivo credo fermamente che la vicenda debba essere portata al più presto sui tavoli nazionali del Governo e del Parlamento: occorre arginare un’azione unilaterale fatta da una multinazionale che dopo 94 anni vuole chiudere in due minuti la storia di un territorio, senza alcuna ragione che sia riconducibile alla competitività se non quella dell’ottenere un maggior profitto dalla propria azienda. Trovo questo modo di agire contro la Costituzione e sprezzante di qualsiasi valore sociale dell’impresa. Su questo siamo tutti d’accordo». 


Questa la posizione della Regione Marche espressa ieri mattina dal presidente Francesco Acquaroli, al termine dell’incontro con la rappresentanza sindacale dei lavoratori dello stabilimento jesino della multinazionale americana che, la settimana scorsa, ha annunciato senza preavviso la chiusura del sito produttivo dove lavorano circa 260 dipendenti.

Alla riunione erano presenti anche l’assessore al lavoro, Stefano Aguzzi e tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione. 

«Cercheremo – ha proseguito Acquaroli – un contatto con il responsabile del sito locale. Il Presidente del Consiglio regionale, a nome di tutti i gruppi, invierà una lettera ai Presidenti di Camera e Senato. La vicenda Caterpillar è un caso nazionale e come tale va trattato». 


L’assessore Aguzzi, oltre a ribadire la netta contrarietà a quanto sta accadendo e l’impegno in prima linea al fianco dei lavoratori, da parte sua ha sottolineato anche “l’inopportunità” dei modi con i quali la notizia è stata comunicata sia ai dipendenti, senza alcun preavviso, che alle istituzioni.


«E’ arrivata una lettera in Regione dove si manifesta la volontà di chiudere lo stabilimento e di dare il via ai licenziamenti. Sarebbe una tragedia per il nostro territorio che, come Regione Marche, vogliamo assolutamente evitare. Per questo motivo, senza perdere tempo, abbiamo sospeso il Consiglio regionale per incontrare i referenti sindacali con tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione perché è giusto che questa cosa venga affrontata tutti insieme».

«E’ inammissibile, infatti, che passi il principio che un’azienda possa abbandonare un territorio da un giorno all’altro, senza una motivazione valida o uno stato di crisi, per delocalizzare. Sarebbe un precedente pericolosissimo per tutto il Paese e in particolare per le tante famiglie che lavorano in queste imprese. Faremo tutto quanto è in nostro potere per evitarlo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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