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Cerreto d'Esi

Cerreto d’Esi Incontro tra i lavoratori di Giano e Sindaco

Il primo cittadino ha espresso loro vicinanza e preoccupazione per una crisi che andrebbe ad aggravare le già presenti criticità del territorio

Cerreto d’Esi – Nella mattinata di ieri incontro tra Amministrazione comunale e delegazione di lavoratori di Giano, composta da Rsu e operai al quale hanno partecipato il primo cittadino Grillini e gli assessori Cesaroni e Stroppa.

«È stata un’occasione – ha commentato il primo cittadino sui social –  oltre che per mettere in fila la cronistoria delle vicende degli ultimi due anni, per capire lo stato dei fatti ad oggi e le date dei prossimi incontri in previsione, e tra questi quello del 24 tra l’azienda e i dipendenti e quello del 4 novembre al ministero delle imprese e del Made in Italy. La sensazione che si percepisce è che l’operazione sia più finanziaria che industriale e le rappresentanze hanno manifestato tutte le loro perplessità e preoccupazione».

Il Sindaco ha espresso, anche a nome dell’Amministrazione comunale, la preoccupazione per le ricadute sul tessuto sociale ed economico già fortemente provato dalle ripetute crisi aziendali degli ultimi 15 anni, compresa anche quella di Electrolux e del suo stabilimento in città.

«Questa situazione graverebbe ancor più su alcuni conclamati problemi del nostro territorio quali spopolamento, decrescita demografica con conseguenti difficoltà per gli enti pubblici nell’erogare tutti i servizi. La crisi infatti colpirebbe inesorabilmente anche tutto l’indotto con problemi ingovernabili. Non sono a rischio le cartiere o una parte di esse – ha concluso Grillini -,  a rischiare è la comunità intera che si impoverirebbe ulteriormente con problemi che si acutizzerebbero in ogni settore, dobbiamo avere la consapevolezza che la questione riguarda tutti, in primis anche la politica».

«In qualità di Rsu e lavoratore presente in azienda, raccolgo quotidianamente le preoccupazioni degli operai riguardo alla chiusura di Giano Srl  – ha spiegato poi Mirko Terzoni, Rsu di Giano -. La situazione è particolarmente delicata, poiché l’età media dei dipendenti è piuttosto bassa e molti di loro hanno radici profonde nel territorio di Fabriano – non a caso Fabriano è riconosciuta in tutto il mondo come città della carta – sia perché molti hanno mutui, figli e famiglie oramai fortemente radicate nel territorio. Questo rende estremamente difficile un eventuale ricollocamento presso gli stabilimenti Fedrigoni situati al nord. La chiusura non colpirà solo i lavoratori, ma tutto il contesto sociale, già provato dalla crisi industriale e dal terremoto».

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