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Champions Europa e Conference League: le gerarchie delle favorite dopo i primi match

Il bilancio dei cinque maggiori campionati europei di calcio

Le coppe europee hanno preso il via con la nuova fase campionato. La Champions, l’Europa e la Conference League hanno detto tutte addio alla formula dei gironi. Le varie squadre partecipanti concorrono per un’unica classifica, anche se non si affronteranno tutte tra loro prima di accedere agli spareggi o agli ottavi di finale. Da quest’anno, inoltre, non sono più contemplate le retrocessioni dalla Champions all’Europa League e da quest’ultima alla Conference. Anche di fronte a un format ampiamente rinnovato, comunque, sono sempre le solite big a risultare avvantaggiate nell’ottica della vittoria finale.

Le favorite della Champions League

Arrivare tra le prime 8 della classifica significherebbe risparmiarsi 2 partite all’inizio della fase ad eliminazione diretta e per i grandi club della Champions che solitamente lottano per più competizioni sarebbe una manna dal cielo. Ad ogni buon conto, gli occhi di tutti gli appassionati di calcio sono puntati ancora su compagini particolarmente attrezzate come il Manchester City, vincitore nel 2023, e il Real Madrid campione in carica, anche se gli inglesi hanno solo pareggiato con l’Inter nel prima giornata, che ha regalato comunque qualche risultato inaspettato tra cui il roboante 9-2 del Bayern Monaco sulla Dinamo Zagabria (prima volta che una squadra segna tanti gol in una sola partita di Champions League). La terza favorita per la conquista della coppa rimane l’Arsenal, anch’esso bloccato inizialmente da un pari, precisamente in casa dell’Atalanta. Per quanto riguarda le altre italiane, il Milan ha subito una brutta sconfitta interna dal Liverpool, peraltro in rimonta, mentre la Juventus ha strapazzato in casa il PSV per 3-1 e il Bologna ha pareggiato per 0-0 tra le mura amiche contro lo Shakhtar Donetsk, sventando un rigore dopo 4 minuti. Al momento, almeno in linea generale i pronostici di inizio stagione sono ancora rispettati: anche Bayern Monaco, Liverpool e Barcellona possono credere nella coppa.

Le favorite dell’Europa League

La fase campionato rende molto più complicato azzardare una qualsivoglia previsione sulla composizione finale della classifica, specie quando si ha a che fare con formazioni che non sono sempre abituate a vincere e non possiedono i mezzi delle classiche big internazionali. In questa edizione dell’Europa League le principali candidate alla vittoria del torneo sono evidentemente il Tottenham e il Manchester United. Gli Spurs hanno vinto per 3-0 contro il Qarabag nel primo match, mentre a sorpresa i Red Devils non sono riusciti ad andare oltre l’1-1 col Twente, all’Old Trafford. Un punteggio che non ha comunque ridotto le aspettative dei ragazzi di Erik ten Hag. Da tenere d’occhio è anche l’Athletic Bilbao, che ha pareggiato con lo stesso risultato in casa della Roma, che negli ultimi anni ha dimostrato di tenere molto a questa competizione, ma che oggi si trova nel pieno di una rivoluzione tecnica. La griglia delle favorite vede più indietro la Real Sociedad, così come la Lazio, che però ha avuto il merito di imporsi per 0-3 nel corso della prima uscita contro la Dinamo Kiev. Chissà che non assisteremo al derby di Roma nella fase ad eliminazione diretta…

Le favorite della Conference League

Introdotta a partire dalla stagione 2021/2022, che ha visto trionfare la Roma di José Mourinho, la Conference League non gode ancora dello stesso appeal delle altre competizioni che catturano puntualmente l’interesse dei calciofili. In ogni caso, le squadre che sono arrivate a vincerla nelle prime edizioni si tengono ben stretta la coppa in bacheca. Quest’anno lo scoglio principale da superare per tutte le partecipanti è rappresentato dal Chelsea, forse l’unica compagine dai grandi trascorsi internazionali tra le formazioni presenti, che spicca a ragione tra le quote sulla vincente della Conference League. Minori le possibilità di successo per il Real Betis e per la Fiorentina, che ha perso clamorosamente le ultime 2 finali. Occhio, però, anche al Gent, al Copenaghen, al Panathinaikos e all’Heidenheim. Conquistare la Conference dipende anche dall’approccio che si intende dimostrare nei confronti di questo torneo, spesso fin troppo snobbato. Per il Chelsea, però, si profila la ghiotta occasione d’oro di infilare un altro trofeo internazionale nel palmares. Appare alquanto improbabile, infatti, che soprattutto la Fiorentina riesca nell’impresa. I viola hanno appena cambiato allenatore e non se la stanno passando benissimo in Serie A. Il rischio è che questa possa essere ricordata come una stagione di assestamento per i toscani…

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