Attualità
Chiaravalle Acquisto manifattura tabacchi: le reazioni
Sindacati perplessi in assenza di un piano industriale, il sindaco Cristina Amicucci: «Fondamentale che l’azienda possa avere una proprietà per programmare il futuro e garantire l’uscita dalla crisi»
16 Settembre 2023
Chiaravalle – La notizia dell’interesse di due cordate, entrambe facenti riferimento a multinazionali straniere, una statunitense e una nord africana, ad acquisire la manifattura tabacchi ha colpito sia il mondo della politica che i cittadini di Chiaravalle.
E c’è chi si augura che l’interesse degli imprenditori sia reale e che porti beneficio all’economia del territorio e all’occupazione.
Le buste delle offerte pervenute saranno aperte lunedì 18 settembre alle 12 ma le due cordate di imprenditori interessati ad acquisire la manifattura chiedono più tempo per agire e presentare offerte. Questo aspetto in particolare non convince i sindacati che si dicono perplessi.
«Se i gruppi imprenditoriali sono forti e importanti – afferma Giorgio Catacchio della Cgil – perché chiedono una proroga a sole 48 ore dall’apertura delle buste? Ci sembra un’operazione tutt’altro che limpida».
I sindacalisti sapevano della visita degli imprenditori che rappresentano la cordata americana ma dicono di non conoscere il progetto industriale.
«Non è certo questo il modo migliore di presentarsi. Se si parla di 10 milioni di euro di investimenti e di crescita dell’occupazione sarebbe corretto esporre il piano industriale. Chi ci garantisce che queste multinazionali non vogliano acquisire il marchio della manifattura e portarlo altrove? Da qui le nostre perplessità».
Bisogna anche ricordare che l’Itm, (Italian tobacco manufactoring), l’azienda che gestisce la manifattura tabacchi chiaravallese, ha la prelazione assoluta e la base d’asta è fissata in un milione950mila euro esclusivamente per l’attività industriale, senza considerare i locali della struttura. Se all’apertura delle buste ci sarà un’offerta maggiore, la Itm ha comunque del tempo per migliorare l’offerta del 10%.
Per acquistare l’attività della manifattura tabacchi occorre presentare un piano industriale effettivo e bisogna avere le licenze per produrre le sigarette. La Itm ha provveduto a investire in macchinari, sicurezza sul lavoro e sui brand. Nello stabilimento di Chiaravalle c’è sicuramente necessità di nuovi macchinari più efficienti che potrebbero consenire anche il raddoppio dei chili di sigarette prodotti al giorno, ma il vero nodo da risolvere è rappresentato dalla vendita e non dalla produzione. Anche il sindaco di Chiaravalle, Cristina Amicucci, si sta interessando della vicenda.
«Ben vengano progetti industriali seri e interessanti – dice – presentati alle parti preposte e nelle sedi opportune, non solo sulla carta, per poterne dare una valutazione».
Il Sindaco auspica certezze per i lavoratori e una esistenza serena per l’opificio che ha fatto la storia della città di Chiaravalle e del territorio.
«Fondamentale è che l’azienda possa avere una proprietà certa – continua il Sindaco – che sappia programmare un futuro che garantisca l’uscita dalla crisi, che faccia investimenti e si apra al mercato in maniera continuativa nel tempo. Auspichiamo certezze e serenità soprattutto per le famiglie dei lavoratori, che da troppo tempo si trovano in cassa integrazione straordinaria, con il contratto di solidarietà e con una contrazione dell’orario di lavoro e retributiva particolarmente significativa».
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