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Chiaravalle

CHIARAVALLE DRAMMA POVERTÀ, GRIDO D’ALLARME DEL PARROCO: “SEMPRE PIÙ PERSONE NON ARRIVANO A FINE MESE”

CHIARAVALLE, 7 febbraio 2017 – “Ricostruire il welfare e contrastare la povertà” era il titolo del convegno organizzato da AcliPD di Chiaravalle nella “casa rosa” parrocchiale. All’incontro hanno partecipato molti cittadini e tra i relatori sono intervenuti l’on. Emanuele Lodolini, l’on. Edoardo Patriarca, presidente del Centro Nazionale Volontariato. Ha introdotto gli interventi Giovanni Brandoni, segretario del PD locale e sono poi intervenuti Marco Moroni e Paola Tombesi, rispettivamente responsabile regionale della formazione e consigliere provinciale dell’Acli, che hanno descritto una situazione grave a livello nazionale ed hanno sollecitato al governo l’approvazione della legge per il reddito di inclusione ferma al senato da molto tempo. Anche a livello i rappresentanti dell’Acli hanno chiesto maggior sostegno all’amministrazione comunale con l’obiettivo di portare avanti progettualità condivise.

È poi è intervenuta Cristina Amicucci, vicesindaco ed assessore comunale ai servizi sociali che ha affermato che a Chiaravalle, nonostante le difficoltà economiche attuali, il comune riesce a dare una risposta abbastanza soddisfacente alla maggior parte dei cittadini delle fasce deboli. “Quanto fatto per chi è in difficoltà – ha detto l’on. Edoardo Patriarca – non basta rispetto al punto di partenza si è fatto molto perché il governo Monti aveva azzerato i fondi per il sociale. Di fatto in Italia in 5 anni il numero dei poveri è triplicato e, dei circa 5 milioni stimati, almeno 1,2 milioni sono minori. A questi se ne aggiungono altrettanti in condizione di povertà relativa. Numeri drammatici a cui la tutta la politica è chiamata a rispondere”.

Interessante il dibattito con numerosi interventi del pubblico, tra cui quello del parroco di Chiaravalle don Giuseppe Giacani che ha lanciato un allarme a livello cittadino. “A Chiaravalle – ha detto don Giuseppe – c’è sempre più gente senza lavoro e che non riesce ad arrivare a fine mese. Dalle istituzioni ci attendiamo maggior dialogo e sostegno economico”.

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