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CHIARAVALLE “DRITTO AL CUORE”: SPETTACOLO SUL DRAMMA DEL CONFLITTO TRA ISRAELIANI E PALESTINESI

CHIARAVALLE, 11 febbraio 2019 – La bellezza può salvare il mondo? La poesia possiede la forza di avvicinare i popoli, di annullare le distanze tra le persone, perfino di vincere l’odio tra i nemici?

Domande che si susseguono e che cercano, da sempre, risposte. Possibilità che potrebbero concretizzarsi e realizzarsi compiutamente.

Ma c’è un ostacolo inossidabile e imbattibile: l’uomo, chiuso nel suo egoismo, nel suo egocentrismo, nel desiderio irrefrenabile di predominio e di primogenitura, nella voglia di sopraffare i suoi simili ed etnie diverse.

E così, nonostante alcuni buoni propositi e l’amore comune per la poesia, la letteratura e l’arte, nonostante alcuni punti di contatto che li avvicinano, Yaron, generale israeliano e Hikmet, terrorista palestinese, alla fine restano distanti, lontani, sconfitti, per poi morire chi di botte e violenza chi di acuti rimorsi e di vergogna.

Questo racconta l’inteso spettacolo, bello, duro, vero, andato in scena al teatro Valle in un sabato sera di febbraio. “Dritto al cuore” è il titolo della pièce scritta da Patrizio Cigliano, autore ancora giovane che ha già lavorato e studiato al fianco di mostri sacri come Ronconi, Zeffirelli, Lavia e Brachetti.

Un testo che racconta, nel clima buio e claustrofobico di una cella, di un colonnello israeliano che interroga un combattente palestinese dell’OLP catturato durante un rastrellamento. Un dialogo a volte brutale, serrato e  violento che mette in evidenza lo scontro che da sempre divide irrimediabilmente non solo due individui ma due popoli, quello israeliano e quello palestinese.

I due, Yaron l’israeliano e Hikmet il palestinese, non si risparmiano colpi che arrivano drammaticamente e dolorosamente dritti al loro cuore e raggiungono anche quello degli spettatori che vengono coinvolti emotivamente da una vicenda dura e tragica. Finchè si affaccia sulla scena una speranza: l’amore comune dei due per le liriche, per i testi classici, per la letteratura ed i poeti. Pare davvero quello l’anello che può congiungere i due, farli superare i rancori, l’odio, le diffidenze. Sembra davvero quello il momento dove la pace possa prendere il sopravvento e vincere sulla guerra. Ma la speranza dura lo spazio di un attimo, di un battito di ciglia.

I due non avranno il tempo ne la possibilità di diventare amici: il palestinese ammazzato di botte da altri militari israeliani mentre il generale è fuori sede, e lo stesso colonnello Yaron che si spara un colpo in bocca, sopraffatto dai sensi di colpa e da un rimorso irrefrenabile.

Splendidi sul palcoscenico, diretti dal regista Giampiero Piantadosi, Fabrizio Ilacqua, chiaravallese che interpretava Hikmet ed Ettore Budano, nel ruolo del militare Yaron: due attori non professionisti che hanno fornito una prova eccellente che ha conquistato il pubblico del teatro di Chiaravalle che ha tributato loro cinque minuti di applausi appassionati e convinti.

Gianluca Fenucci

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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