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Chiaravalle

CHIARAVALLE HA UN NOME IL CORPO SENZA VITA RITROVATO NELL’ESINO

Si tratta del 72enne chiaravallese Antonio Bastari, il rinvenimento più di due mesi fa a Falconara Marittima in una secca a circa 300 metri dalla foce

CHIARAVALLE, 20 agosto 2019 – Ha un’identità il corpo rinvenuto senza vita il 13 giugno scorso a Falconara Marittima, sulla secca del fiume Esino.
I Carabinieri della Tenenza di Falconara Marittima, coadiuvati dalla Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Ancona, sono finalmente riusciti a risalire con certezza all’identità del cadavere, in avanzatissimo stato di decomposizione, sulla secca del fiume Esino, a circa 300 metri dalla foce.
Si tratta di un anziano di 72 anni, Antonio Bastari, residente a Chiaravalle, allontanatosi da casa nell’ultima decade di maggio. L’uomo aveva lasciato la propria abitazione per poi dirigersi con la propria auto nei pressi di un torrente chiaravallese affluente nel fiume Esino.
Erano giorni di piena e l’argine del torrente si presentava fangoso e insidioso. È verosimile che l’uomo sia scivolato una volta arrivato in prossimità del fiume, trovando la morte per annegamento in pochissimi minuti. Viveva un’esistenza di solitudine: divorziato da circa 3 anni e senza figli, nessuno aveva notato la sua scomparsa, nemmeno l’anziana sorella con cui ormai da tempo non aveva più rapporti.
A dare una svolta decisiva alle indagini, è stato l’apporto del Comando della Polizia Locale del Comune di Chiaravalle, cui non era passata inosservata la rimozione di una vecchia utilitaria, trovata a occupare gli stalli del mercato settimanale comunale proprio nei primi giorni dello scorso giugno.
Le indagini, dirette da Daniele Paci, Sostituto Procuratore della Repubblica di Ancona, hanno avuto la svolta decisiva all’esito della comparazione genetica effettuata sui campioni di Dna prelevati dal dottor Manuel Papi, medico legale incaricato per gli accertamenti medico forensi.
L’anatomo-patologo, oltre a escludere responsabilità dolose su quanto accaduto – avendo refertato l’assenza di lesioni inferte da soggetti terzi – è riuscito a esaltare i profili genetici estratti dalle spoglie mortali dell’anziano comparandoli con gli effetti personali rinvenuti presso l’abitazione dello scomparso, vale a dire un rasoio da barba ed un pettine per capelli.
La salma sarà affidata all’unico parente rimasto in vita, l’anziana sorella che provvederà a darne degna sepoltura.
Gianluca Fenucci
©RIPRODUZIONE RISERVATA

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