CHIARAVALLE Il restauro dell’organo in uno splendido docu-film (video)

Il documentario è stato confezionato dal regista Lorenzo Ameri e dal fotografo Giacomo Frittelli, racchiude testimonianze preziose

CHIARAVALLE, 11 giugno 2020 – “Manna!” era l’annuncio che si sentiva prima della messa quando l’organo stava per iniziare a suonare.

E si intitola “Manna – le ragioni del restauro dell’Organo dell’Abbazia di Chiaravalle” il bel documentario prodotto da Luciano Frittelli, che due ottimi professionisti come il regista Lorenzo Ameri e il fotografo chiaravallese Giacomo Frittelli hanno ideato per spiegare le ragioni di chi ha ritenuto indispensabile restaurare uno strumento e un’opera d’arte di grande bellezza ma anche dal grande valore religioso, a cui i chiaravallesi sono da sempre, molto legati.

Il docu-film ha come sottofondo una tenue e magica musica di organo ed è arricchito dalle testimonianze preziose di don Giancarlo Giuliani, ex parroco di Santa Maria in Castagnola, dell’organaro restauratore Michel Formentelli, della storica dell’arte Romina Quarchioni, del maestro Giuseppe Frezzi, emblematico suonatore dell’organo di Chiaravalle e di Mauro Ferrante, ispettore onorario del Ministero dei Beni Culturali e docente del Conservatorio di Pesaro.

«L’organo lo senti nella pelle – dice don Giancarlo Giuliani – perché la musica riesce sempre a entrare dentro di noi, l’organo dentro una chiesa è un po’ come l’anima, vive dell’aria del luogo e restituisce emozioni, vibrazioni: si muovono anche le vetrate quando c’è l’organo che suona in un momento di aggregazione della comunità. Un organo sa entrare nell’animo delle persone col suo suono».

E mentre scorrono le immagini splendide di Giacomo Frittelli, anche grazie al drone di Michel Giaccaglia, si susseguono le testimonianze.

«Il restauro di un organo riaccende le relazioni umane – dice Michel Formentelli, organaro discendente da una famiglia di restauratori di origine francese e che ha portato a termine anche il restauro dell’organo di Camerino – e a Chiaravalle si è accesa una miccia tra tante persone che hanno voluto riavere il loro organo in chiesa e si sono battute per trovare i fondi per il recupero».

Il maestro Giuseppe Frezzi, che ha superato la bella età di 90 anni e che è l’indiscusso organista dell’abbazia di Santa Maria in Castagnola, dedica parole di zucchero al “suo” organo.

«La musica avvicina le persone e quando si canta insieme ci si sente uniti. Una cerimonia senza la musica dell’organo non vale granchè perchè l’organo riempie la chiesa, un ‘miracolo’ che dieci chitarre non possono mai fare».

E nel documentario la storica dell’arte Romina Quarchioni spiega origini e storia dell’abbazia chiaravallese, precoce esempio di stile gotico nelle Marche mentre Mauro Ferrante, ispettore onorario del Ministero dei Beni Culturali e docente del Conservatorio di Pesaro, sottolinea il valore del patrimonio storico organario e don Giuseppe Giacani, attuale parroco di Chiaravalle, manifesta tutto l’amore che i fedeli hanno sempre dimostrato per lo strumento costruito dal Maestro Nacchini nella metà del 1700.

E tutti sperano di rivedere presto il Maestro Frezzi seduto sul suo sedile per suonare dolcemente l’organo e la musica che pervade tutta l’abbazia di Santa Maria in Castagnola.

Gianluca Fenucci

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