Chiaravalle
CHIARAVALLE MANIFATTURA TABACCHI AD UNA SVOLTA, IL PD: “E’ NECESSARIO INTERVENIRE PER SALVARLA”
22 Giugno 2017
CHIARAVALLE, 22 giugno 2017 – Sono giorni decisivi per la sorte della Manifattura Tabacchi, simbolo e cuore pulsante della storia e dell’economia chiaravallese.
In vista del tavolo di crisi che avrà luogo martedì 27 giugno presso il Ministero delle Attività Produttive a Roma il PD di Chiaravalle chiede a tutti gli attori protagonisti della vicenda un impegno positivo per mantenere la continuità lavorativa del sito. “Auspichiamo un rilancio e un potenziamento della produzione capace di salvaguardare l’occupazione – si legge in una nota del PD locale -e, ancor di più, l’identità stessa della nostra comunità: nonostante le varie traversie e vicissitudini che hanno caratterizzato la complessa storia recente dell’azienda, sono ancora quasi 85 le persone impiegate. Grazie a loro la Manifattura mantiene una posizione di mercato non trascurabile che potrebbe essere consolidata anche da una quota consistente di mercato export. L’azienda ha dimostrato nel tempo una lodevole capacità di rinnovare l’offerta anche attraverso soluzioni innovative che hanno riscosso un ottimo successo”.
La prospettiva dei mercati esteri, illustrata anche dal sindacato di categoria presente in azienda (FLAI-CGIL, FAI-CISL e UILA-UIL) durante un incontro avvenuto alcune settimane fa con il PD di Chiaravalle, è stata descritta come una possibilità concreta e non trascurabile per il mantenimento, anzi, l’incremento dei posti occupazionali.
Sempre durante l’incontro il sindacato si è detto fiducioso sull’esito del concordato che abbia come finalità la continuità aziendale e di conseguenza il mantenimento dei posti di lavoro ma allo stesso tempo ha espresso tutta la sua preoccupazione nel caso in cui la strada perseguita non porti i risultati sperati. “Non possiamo neppure immaginare Chiaravalle senza la “sua” manifattura – conclude la nota del PD – intesa nelle caratteristiche attuali di sito produttivo che dà lavoro e genera ricchezza, dotata di solide prospettive future, in felice continuità con il proprio glorioso passato. Trasformarla in un relitto, in uno scatolone vuoto, sarebbe una ferita forse non rimarginabile per la nostra città”.